(AGI) - Genova 27 set - "Caro Toti, il ricco assegno del Governo e' gia' arrivato nel 2015 e si trasforma in cantieri per salvare Genova dalle alluvioni". Cosi' Mauro Grassi responsabile della Struttura di Missione #italiasicura di Palazzo Chigi, replicando alle dichiarazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che, in vista della visita di venerdi' del premier Renzi, auspicava un "grosso assegno" per la Liguria. "Forse - dice - la dichiarazione del presidente della Regione Liguria e' dovuta ad informazioni imprecise ricevute da qualche collaboratore frettoloso. Il Governo Renzi ha gia' staccato a suo tempo il piu' ricco assegno d'Italia per il capoluogo ligure e oggi si vedono i primi risultati. Ben 275 milioni, pari al 43% della disponibilita' nazionale. Quanto al finanziamento dell'opera relativa alla copertura del Bisagno, il cui cantiere verra' inaugurato il 30 settembre alla presenza del Presidente del Consiglio, ricordo che i 95 milioni previsti sono completamente a carico del Governo" ha concluso Grassi. Puntuale la replica del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "Quanto ai finanziamenti relativi al cantiere del terzo lotto di copertura del Bisagno" e "a tutti gli altri che lo hanno preceduto e che lo seguiranno, forse Grassi non e' stato messo al corrente di quanto in discussione nella Cabina di regia per l'utilizzo concordato tra governo e Regioni dei fondi di sviluppo e coesione (ex Fas, ndr), destinati in quota importante alla disponibilita' delle Regioni stesse. In quella sede, infatti, parte importante delle cifre a copertura dei lavori sono state scomputate - e non senza discussione - dalla quota percentuale degli investimenti spettante alla nostra amministrazione". Toti, aggiunge: "Caro Grassi, condividendo completamente la destinazione di quei soldi, l'urgenza di spenderli e ringraziando ancora una volta il governo per l'attenzioneche anche venerdi' vorra' dare alla nostra difficile situazione, su chi per ora paga il conto finale mi permetto di dissentire e la pregherei di informarsi meglio. Oppure, pur non avendo grande importanza rispetto alla certa necessita' di quegli investimenti, diciamo che, al massimo, potremmo concordare che vengano pagati "alla romana". Se, invece, il governo avesse deciso di farsene carico totalmente, cambiando le proprie determinazioni rispetto al nostro ultimo incontro, non potremmo che esserne lieti e riconoscerne lo sforzo" ha concluso Toti. (AGI)
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