Estorsione e spaccio, 10 arresti fra Latina e Terracina - VIDEO
Roma - Dieci persone sono state arrestate nell'ambito dell'operazione 'Terminal' fra Latina e Terracina, nei confronti di persone cui sono contestati i reati di spaccio e estorsione. Per quattro degli arrestati si apriranno le porte del carcere di Via Aspromonte, mentre altri due andranno ai domiciliari; ancora quattro indagati sono destinatari di misure di natura coercitiva dell'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.
Gli indagati per muoversi e non essere intercettati dalle forze di polizia, utilizzavano svariati mezzi di trasporto pubblico che cambiavano frequentemente limitando al massimo l'eventualità di essere seguiti. Da qui il nome dell'operazione "Terminal". Gli agenti sono stati impegnati in lunghi pedinamenti tra le provincie di Roma e Napoli dove avvenivano gli approvvigionamenti di sostanze stupefacenti destinate al mercato di Latina e di Terracina. Di particolare rilevanza, l'efferatezza dimostrata piu' volte dagli indagati, in occasione delle mancate riscossioni di crediti. Questi infatti, non solo davano prova di essere in possesso di armi da sparo che esibivano per affermare la propria leadership criminale ma, come appurato dagli inquirenti, piu' volte le utilizzavano esplodendo colpi d'arma da fuoco a scopo intimidatorio.
Gli indagati utilizzavano un linguaggio in codice facendo spesso riferimento all'acquisto di "biglietti" per eventi danzanti in programma in alcuni locali di Roma. In realtà i sequestri hanno confermato che si trattava di ordinativi di droga. Nel corso delle attività intercettive gli Agenti hanno accertato una brutale aggressione avvenuta in piena notte nella città di Roma. A farne le spese un giovane terracinese di 24 anni, domiciliato nella capitale ove si trovava per motivi di lavoro, che è stato malmenato all'interno della propria abitazione da uno degli indagati Bruno Santos Menichini detto "il brasiliano". Il giovane è stato colpito con tale violenza da riportare lesioni personali che hanno reso necessario il trasporto in ospedale. Il movente,secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era legato alla droga ed in particolare, a debiti contratti per l'acquisto. Non a caso durante l'esecuzione dell'arresto, avvenuto lo scorso Dicembre, in casa di Menichini gli Agenti hanno trovato cocaina e tutto l'occorrente per il confezionamento delle dosi. Alcuni degli indagati poi, usavano un minorenne per la raccolta degli ordinativi in quanto colpiti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Dall'indagine emergeva chiaramente che il gruppo criminale era in procinto di fare il "salto di qualità" cercando contatti con narcotrafficanti e programmando un viaggio che li avrebbe portati in Spagna alla ricerca di "fornitori" di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti. (AGI)