(AGI) - Roma, 18 lug. - "Prendiamo atto di questa assoluzione perche' 'il fatto non sussiste'. L'unico fatto che certamente sussiste e' la morte di Stefano Cucchi per la quale dopo quasi sette anni ancora non conosciamo i responsabili". Cosi' il presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi, commenta la sentenza d'appello bis emessa oggi per i cinque medici che hanno avuto in cura Stefano Cucchi all'ospedale Pertini di Roma. La terza Corte d'assise d'appello di Roma ha infatti scagionato dall'accusa di concorso in omicidio colposo il primario Aldo Fierro e i sanitari Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis e Silvia Di Carlo. Il sostituto procuratore generale Eugenio Rubolino aveva chiesto una condanna di Fierro a 4 anni e di tutti gli altri a 3 anni e mezzo di reclusione. I cinque imputati erano stati gia' assolti il 31 ottobre 2014 in appello ma la Corte di Cassazione, il 15 dicembre scorso, aveva annullato quella sentenza ordinando un nuovo processo di secondo grado affinche' si verificassero eventuali condotte omissive da parte dei sanitari. (AGI)
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