Comune Roma: riparte progetto Ostiense-Marconi, 121 mln fino a 2018
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Comune Roma: riparte progetto Ostiense-Marconi, 121 mln fino a 2018

Comune Roma: riparte progetto Ostiense-Marconi, 121 mln fino a 2018

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(AGI) - Roma, 8 lug. - Riparte il Progetto urbanoOstiense-Marconi (PUOM), con cui il Comune di Roma punta ariqualificare l'intera area in concomitanza con il piano disviluppo dell'ateneo Roma Tre: in virtu' dell'assettourbanistico concordato con il Campidoglio, infatti, i nuoviedifici dell'universita' avranno anche l'obiettivo dimigliorare la qualita' urbana della zona. Il progetto e' stato presentato oggi dal sindaco dellacapitale Ignazio Marino, dall'assessore alla trasformazioneurbana Giovanni Caudo e dal rettore di Roma Tre Mario Panizza,che hanno effettuato dei sopralluoghi nelle aree interessatedagli interventi. "L'investimento complessivo - ha evidenziatoMarino - e' molto importante dal punto di vista economico, sono121 milioni di euro, ma e' ancora piu' importante dal punto divista sociale e urbanistico: questa e' una citta' nella citta'dove vivono 40mila studenti, e noi dobbiamo evitare che cisiano ritardi e rallentamenti nelle opportunita' di sviluppo diun polo culturale che puo' diventare uno degli strumenti perrendere la citta' sempre piu' vivibile e sicura". Le opere inprogramma da qui al 2018 prevedono il completamento delrecupero del Mattatoio, la costruzione del nuovo rettoratodell'ateneo nell'area dell'ex ente comunale di consumo e delleresidenze universitarie a Valco San Paolo, l'ampliamento dellafacolta' di ingegneria all'ex Vasca Navale, la ristrutturazionedelle torri del dipartimento di matematica e la creazione dellenuove aule di lettere e filosofia (sempre a Valco San Paolo)."La giornata di oggi - ha spiegato l'assessore Caudo - e' statadedicata a tutti gli interventi che sono programmatidall'universita' Roma Tre nell'ambito del piano di sviluppoedilizio: fermi da diversi anni, partiranno quest'anno o almassimo all'inizio del prossimo". Altri progetti interesserannol'area denominata Papareschi, dove insistono il Ponte dellaScienza e lo stabilimento ex Mira Lanza. "Sicuramente conquesti interventi cambiera' la vita di questa zona - haaffermato il rettore Panizza - e nel giro di due anni e mezzo350 studenti fuori sede verranno ad abitare qui e costituirannonon solo una comunita' scientifica e accademica ma ancheresidenziale, rispondendo alle difficolta' generate dal degradocon il ripristino di un controllo sociale".(AGI)Rmh/Bru
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