(AGI) - Trieste, 26 mag. - Il presidente Franco Iacop ha portato il saluto del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, anche a nome della Giunta, all'assise generale dell'Aiace, l'Associazione internazionale degli anziani dell'Unione europea, in corso di svolgimento al Centro congressi della Stazione marittima di Trieste. La scelta del capoluogo regionale per il vostro congresso - ha affermato - e' quanto mai centrata in quanto Trieste e' citta' mitteleuropea che piu' di altre interpreta storicamente il ruolo di luogo ponte tra i Paesi di culture, lingue e religioni diverse. Una citta', e non l'unica in questa regione, che ha convissuto con un confine a due passi, basti pensare che Gorizia ne era attraversata. Una condizione che e' stata superata grazie all'ingresso della Slovenia nell'Ue. Iacop ha dato atto ai partecipanti, che hanno alle spalle un lavoro svolto nelle istituzioni europee, negli enti e nelle agenzie collegate, di aver contribuito con il loro impegno a tradurre l'ideale di una Europa unita nella concreta realta' rappresentata oggi dall'Unione. La scorsa settimana - ha aggiunto - abbiamo ospitato, sempre a Trieste, un'iniziativa alla quale hanno aderito rappresentanti di 14 Paesi Ue che si sono confrontati sulle rispettive politiche di sostegno all'invecchiamento attivo, per le quali il Friuli Venezia Giulia si e' dotato, primo in Italia, di una specifica legge della quale e' stata relatrice la consigliera Renata Bagatin, presente all'assise. Il Friuli Venezia Giulia, seconda regione in Italia per numero di anziani, non poteva quindi non farlo: del resto, la crescita della popolazione anziana e le proiezioni demografiche per i decenni futuri obbligheranno tutti i Paesi UE a occuparsi di politiche di promozione, anche per contrastare la perdita di autonomia e autosufficienza che purtroppo tocca una percentuale elevata di persone. Invecchiare attivamente significa invecchiare in buona salute, partecipare alla vita della collettivita', sentirsi realizzati, essere piu' autonomi e impegnati nella vita sociale della Comunita'. Il concetto di invecchiamento attivo che si e' voluto rinforzare con la nostra legge regionale si riferisce all'idea di persone anziane piene di vita autonoma e capaci di autodeterminarsi, mantenendo e sviluppando la propria identita' e soprattutto capace di adattarsi ai cambiamenti con una flessibilita' un tempo impensabile. Come Istituzioni - ha concluso Iacop - dobbiamo operare affinche' la persona anziana esiga e richieda numerose opportunita', che voglia perseguire i propri interessi e condurre una vita attiva nel senso di maggior attivita' fisica, ma anche di partecipazione ad attivita' culturali, sociali, spirituali, economiche e civiche. (AGI)
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