(AGI) - Pordenone, 16 lug. - Su quanto accaduto in Turchia "c'e' una grande opera di inquinamento delle informazioni da ambo le parti. A quanto sembra, solo una parte delle forze militari ha tentato il colpo di stato. Si tratterebbe di militari in linea con il religioso islamista Fethullah Gulen, residente negli Stati Uniti". E' il commento dello scrittore e attivista turco Burhan Sinmez, in passato colpito duramente dalla polizia turca, raccolto dalla sua casa editrice "Nottetempo" e diffuso attraverso "pordenonelegge" la cui 17/a edizione lo vedra' presente dal 14 al 18 settembre. "Quattordici anni fa, quando Erdogan sali' al potere - ha aggiunto Sinmez - Gulen era il suo principale alleato, ma due anni fa hanno rotto e ora si definiscono reciprocamente 'il nemico numero uno'. Dagli Usa, Gulen ha negato il proprio coinvolgimento nel colpo di stato. E le forze golpiste, definitesi 'Concilio di pace', hanno dichiarato di volere ristabilire nel paese i principi democratici e secolari". Burhan Sonmez aggiunge: "E' chiaro che si tratta di un tentativo illegale di colpo di stato da parte di militari contro il governo autoritario di Erdogan. Chiunque sia a vincere, comunque - precisa - il risultato compromettera' le nostre speranze democratiche. Perche' nessuno dei due partiti e' mosso da idee libertarie e democratiche. Ieri sera Erdogan ha lanciato un appello alla popolazione affinche' scendesse in piazza. E la gente riversatasi per strada scandiva il nome di un uomo (Erdogan), o un richiamo religioso (Allah u Eqber). Non c'e' stato alcun accenno alla liberta', alla democrazia o alla tolleranza". "Ora, come molte altre persone, io penso che Erdgoan e il suo governo approfitteranno della situazione. La useranno e avranno una mano piu' pesante contro i gruppi, la stampa e gli intellettuali democratici. Rafforzeranno il regime autoritario dell'islamismo come hanno sempre sognato di fare. Le persone democratiche e libertarie come me - conclude Sonmez - sono pronte ad affrontare trattamenti duri alla fine di questa lotta. Non importa quali delle due forze vincera'. Alla fin fine, sia l'una che l'altra prenderanno di mira i gruppi democratici, i partiti socialisti e l'opposizione curda". Sonmez, gia' avvocato per i diritti civili, e' stato in passato salvato dall'associazione inglese Freedom for Torture che si e' occupata del suo trasferimento in Inghilterra per le lunghe cure mediche necessarie. Oggi vive a Istanbul, dove e' stato uno dei protagonisti del movimento di Gezi Park. A pordenonelegge presentera' in anteprima nazionale il suo nuovo romanzo "Istanbul Istanbul" ambientato nei sotterranei del carcere di Istanbul: la storia di quattro dissidenti. (AGI)
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