(AGI) - Udine, 20 giu. - Smascherato dalla Guardia di Finanza di Udine un grosso contrabbando di pellet dai paesi dell'Est con una frode milionaria dell'Iva che ha portato alla denuncia di 17 persone e al sequestro di oltre 500 mila chilogrammi del combustibile. All'indagine, avviata dalla Procura della Repubblica di Udine, ha partecipato anche l'Agenzia delle Dogane che assieme alle Fiamme Gialle ha effettuato complessivamente 42 perquisizioni in altrettanti siti nelle regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d'Aosta, Toscana, Liguria, Sicilia e Calabria. L'operazione, che ha visto impiegati 90 militari e 30 doganieri di vari reparti, e' stata finalizzata alla definitiva ricostruzione di una complessa frode architettata da due cittadini russi - titolari, ciascuno, di una azienda friulana - che prevedeva l'acquisto di pellet da alcune societa' dell'Est Europa e la contestuale rivendita, prima ancora dell'importazione in Italia, ad altre due ditte - gestite da due rumeni - create per assolvere agli obblighi doganali, riducendo al minimo il carico fiscale per poi scomparire assieme all'ingente debito d'imposta maturato. Attraverso la Dogana i due rumeni - che, pur senza averne i requisiti, figuravano "esportatori abituali" - provvedevano poi a perfezionare l'importazione del prodotto esibendo fatture con valori inferiori a quelli, gia' di per se' competitivi e ottenendo cosi' il duplice vantaggio di corrispondere un'Iva sensibilmente ridotta e anche di poterla compensare con inesistenti crediti d'imposta. L'evasione quantificata e' di circa 2 milioni di euro. (AGI)
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