(AGI) - Bologna, 19 lug. - Un miliardo e cento milioni di fondi europei gia' impegnati nel primo anno e mezzo di programmazione, risorse reali per l'economia dell'Emilia Romagna, cui vanno aggiunti 400 milioni di cofinanziamenti privati, per una politica industriale anti-ciclica messa in campo dalla Regione che, solo per opere pubbliche, ha visto attivare nell'ultimo anno e per il prossimo triennio un miliardo di euro. E i risultati sono l'aumento dell'occupazione, con 35mila occupati in piu' nel primo trimestre 2016, (+1,8%) rispetto al primo trimestre 2015, e dati tendenziali che vedono la disoccupazione scendere al 7% a fine anno e il pil regionale che potrebbe segnare un +1,3%, tornando nel 2017, se misurato a prezzi costanti, prossimo al valore del 2008, ovvero agli anni pre-crisi. Sono passati dodici mesi dalla sottoscrizione del Patto per il lavoro fra la Regione Emilia Romagna e 50 firmatari fra organizzazioni sindacali e datoriali, terzo settore, camere di commercio, universita', Ufficio scolastico regionale, Province, Citta' metropolitana di Bologna e Comuni capoluogo e oggi il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, insieme all'assessore al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, ricerca e lavoro, Patrizio Bianchi, ha fatto il punto sui risultati ottenuti. Dei 15 miliardi di euro da impiegare nell'arco della legislatura, 2015-2020, fra fondi europei, statali e regionali, cosi' come previsto nel Patto, a oggi 13,5 miliardi sono gia' stati programmati, e' cioe' gia' stato definito il loro utilizzo finale. Rappresentano l'80 per cento delle risorse che il Patto prevede di immettere nel sistema socio-economico regionale. La programmazione dei 13,5 miliardi riguarda tutti i settori: mobilita' (5,54 miliardi); ricostruzione post sisma (5 mld), cura e manutenzione del territorio (822 milioni); sviluppo, imprese e lavoro (738 mln); politiche abitative e edilizia pubblica (637 mln); persone e lavoro (265 mln); infrastrutture telematiche (255 mln); riordino istituzionale e semplificazione (127 mln); sviluppo locale (87 mln), politiche culturali (19 mln). "Pur in una situazione caratterizzata da turbolenze mondiali, dalla Brexit al terrorismo, questi - ha sottolineato Bonaccini- sono numeri invidiabili. In questo anno di lavoro, grazie alla collaborazione di tutti, abbiamo messo l'Emilia Romagna nelle condizioni di essere una regione che attrae investimenti, e abbiamo investito 25 milioni in tre anni sull'attrattivita', che e' competitiva sul fronte dell'internazionalizzazione e virtuosa nell'utilizzo dei fondi europei - ha concluso il presidente della Regione Emilia Romagna - superando il miliardo di euro impegnato, obiettivo che nel Patto avevamo fissato per fine anno". (AGI)
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