Napoli - L'omicidio e' quello di un boss, ed e' stato un altro boss, diventato collaboratore di giustizia, a permettere i tre arresti autorizzati dal gip del tribunale di Napoli ed eseguiti dalla polizia. Ciro Perfetto, Luigi Cutarelli e Rosario De Stefano devono rispondere di omicidio aggravato dall'aver agevolato un clan e sono considerati organizzatori ed esecutori materiali dell'agguato a Pietro Esposito, detto Pierino, a capo della cosca Esposito-Genidoni, avvenuto a Napoli il 14 novembre di un anno fa, in piazza San Vincenzo alla Sanita'. A svelare i retroscena dell'uccisione, Carlo Lo Russo, esponente di vertice assieme ai fratelli dell'omonimo clan, gia' detenuto per l'omicidio di Pasquale Izzi del 29 marzo scorso, ora pentito. Pierino Esposito doveva essere eliminato perche' stava organizzando le 'spese' nel territorio di Miano, disturbando cosi' proprio il gruppo Lo Russo. Nell'agguato a Esposito fu ferito anche un dipendente di un pub che stava portando la spazzatura in un cassonetto. Le dichiarazioni di Carlo Lo Russo hanno trovato diversi riscontri, tra cui le affermazioni della sua compagna, la donna che ha procurato un alloggio ai sicari dopo l'omicidio. Luigi Cutarelli e' un killer dei Lo Russo, cosi' come Ciro Perfetto, mentre De Stefano era stato di recente arrestato. (AGI)