TERREMOTO: L'AQUILA, RESTAURATE LE PRIME DUE TELE
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TERREMOTO: L'AQUILA, RESTAURATE LE PRIME DUE TELE

TERREMOTO: L'AQUILA, RESTAURATE LE PRIME DUE TELE

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(AGI) - L'Aquila - 3 feb. - "Lentamente e faticosamenteL'Aquila si rialza" - scrive Anna Maria Reggiani, DirettoreRegionale BCP Abruzzo - "esempio ne e' questa bellissimainiziativa della Fondazione Citta'Italia che, unendo gli sforzie grazie alla generosita' di tanti "semplici" cittadini, haprodotto il restauro delle due tele di San Pietro Celestinoammansisce i buoi infuriati di Carl Borromaeus Andreas Rutharte I Santi Sipontini Giustino, Fiorenzo, Felice, Giusta,Umbrasia di autore ignoto". La Fondazione Citta'Italia, graziealla generosita' di moltissimi italiani e di tanti donatori,da' seguito all'impegno assunto dopo il terremoto del 6 aprile2009 con il progetto "Per il Rinascimento culturaledell'Abruzzo". Si tratta di due dipinti che provengono da dueluoghi simbolo del dolore e della distruzione provocati dalsisma del 6 aprile 2009. Il San Pietro Celestino ammansisce ibuoi infuriati di Carl Borromaeus Andreas Ruthart, un monacocelestiniano allievo di Rubens, e' una tela di grandidimensioni (2x3 mt) travolta dai crolli della Basilica di SantaMaria di Collemaggio;per questo l'opera era gravementedanneggiata con evidenti lacerazioni e con la superficiepittorica ricoperta da uno spesso strato di polveri. L'accuratointervento di restauro, effettuato dalla ditta aquilana DarioCarnicelli & Figli, ha permesso pero' il suo recupero completo.Allo stesso modo e' tornato agli antichi splendori l'altrodipinto, di dimensioni minori e meno danneggiato: I SantiSipontini Giustino, Fiorenzo, Felice, Giusta, Umbrasia diautore ignoto. Si trovava nella chiesa di Santa Maria Assunta aPaganica (AQ), il dipinto che rappresenta i santi protettoridel paese e' importante perche' e' oggetto di una fortedevozione da parte della comunita'. Il restauro ha permessoanche una nuova lettura del quadro che si e' rivelato di buonafattura. In pochi mesi, grazie anche alla competenza e allaprofessionalita' della Ditta di restauro aquilana CarnicelliDario & Figli" - dichiara Ledo Prato, Segretario Generale dellaFondazione Citta'Italia - "siamo riusciti a riconsegnare agliaquilani e a tutti coloro che amano l'arte, due opere distraordinario valore anche dal punto di vista simbolico". Duerestauri quindi che testimoniano l'impegno e la solidarieta' ditanti italiani ma anche il segno evidente della collaborazionefra le Istituzioni pubbliche e le Fondazioni private. Unacollaborazione che per la Fondazione Citta'Italia non si fermaqui. Nel corso della conferenza stampa odierna il SegretarioGenerale Prato ha annunciato una terza adozione da parte dellafondazione. Si tratta di un dipinto proveniente da Santa Mariadi Collemaggio a L'Aquila raffigurante una Crocifissione(3x2mt) attribuito a G.Passeri (1654-1714) di scuolacaravaggesca. (AGI)Com/Ett
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