(AGI) - Pratola Peligna (L'Aquila), 3 ago. - Sono molte le leggende intorno all'ordine dei Cavalieri Templari, alcune prive di fondamento, altre tramandate oralmente sulla base di testimonianze dirette, ma tutte contribuiscono a creare un alone di fascino e mistero sull'Ordine. Cio' che e' certo, e' che questi cavalieri erano in assoluto i piu' longevi, con un'aspettativa di vita che superava di anche 30 anni la media dell'epoca. Questo era dovuto, con ogni probabilita', alla loro alimentazione particolare, che sara' oggetto dell'incontro "Storia del luogo, verita' sui Templari in Abruzzo e l'alimentazione Templare", organizzato nell'ambito di "Notte Templare" (http://www.nottetemplare.it), la manifestazione organizzata dall'Associazione Rievoca che si terra' dal 2 al 4 settembre prossimi nel centro storico di Pratola Peligna (L'Aquila). L'evento si terra' domenica 4 settembre, dalle ore 11:00, presso Palazzo Colella, e vedra' l'intervento di Vincenzo Pizzoferrato, studioso della storia della citta' di Pratola, che trattera' gli aspetti urbanistici, sociali e civili di Pratola dalla fine dell'XI secolo; del prof. Domenico Silla, che illustrera' gli errori storici sui Templari in Abruzzo; di Paolo Nicola Corallini Garanti, Gran Priore d'Italia (OSMTH) che presentera' l'unico Ordine Templare Internazionale (ONG) ad avere una legittimita' internazionale presso le Nazioni Unite; Mario Giaggio gia' professore di chimica degli alimenti nelle Universita' di Bologna e di Chieti/Pescara, che raccontera' la dieta dei cavalieri Templari. Modera Flavio Mariani, presidente Associazione Rievoca. Il rigido rispetto di un adeguato regime alimentare era un obbligo per i templari, che consumavano abitualmente pesce e legumi come base dei loro pasti, sempre accompagnati da verdure, mentre la carne era concessa fino a tre volte la settimana. Altra regola legata alla dieta, prescriveva di consumare solo cibi provenienti da paesi europei, e che i refettori fossero curati e le tovaglie pulite. Il regolamento imponeva, inoltre, di lavarsi le mani prima di mangiare e vietava a chi era solito svolgere lavori manuali di servire il cibo in tavola. E' stata davvero la loro dieta il segreto di tale longevita'? Secondo i documenti ufficiali, Jacques de Molay, l'ultimo Maestro dell'ordine, mori' all'eta' di 71 anni, in un epoca nella quale l'aspettativa di vita oscillava tra i 25 e i 40 anni. Nel corso di "Notte Templare" sara' possibile gustare alcuni dei piatti tipici che erano soliti consumare i templari, e scoprire anche altri aspetti interessati della loro vita. (AGI)
Red/Ett