(AGI) - Isola del Gran Sasso (Teramo), 11 ago. - E' giunta al terzo giorno la 36esima edizione della Tendopoli di San Gabriele. Dopo la relazione di ieri di padre Roberto Cecconi, che ha dato il via ai lavori e alle riflessioni dei giovani presenti, stamane hanno preso la parola mons. Paolo Girardi, vicario generale della diocesi di Poggio Mirteto con la relazione "Non bastano le opere di carita', se manca la carita' delle opere" e Angela Calcagna, che ha portato la toccante testimonianza di vita del suo passaggio dal peccato, in una setta religiosa, alla luce della conversione. Mons. Girardi ha parlato di opere di carita'. "Le opere di carita' servono, ma non bastano. Non sono sufficienti, poiche' si tratta di riempire cio' che facciamo con motivazioni piu' profonde: non lo faccio perche' bisogna farlo, ma perche' e' qualcosa che non riesco a trattenere, che non posso tenere per me. Cosa e' piu' importante il servizio o la preghiera? A volte si pensa che pregare sia tempo sprecato quando ci sono cose importanti da fare, quando devi aiutare gli altri. Attenzione, se non entri in relazione con colui che e' samaritano della tua vita, se non preghi, ti rimarra' difficile fare il buon samaritano. Il punto di partenza e' l'amore di Dio. Scoprire e vivere questo amore che Dio ha nei miei confronti. Lui e' il buon samaritano della mia vita. E' colui che mi raccoglie dalla strada. E colui che si accorge di me, delle ferite che mi sono procurato o che gli altri mi hanno inflitto. E' lui che si prende cura di me. Lui ha dimostrato di amarci sul serio morendo in croce per noi. E l'ultimo ritrovato dell'amore incredibile che Gesu' ha avuto per noi e' l'eucarestia. E' il modo concreto che si e' inventato per rimanere con noi. L'Eucarestia e' memoriale del mistero pasquale, cioe' il compendio della storia della salvezza". Il vicario ha poi concluso parlando dell'importanza dell'eucarestia, che "va celebrata degnamente in chiesa, ma poi va applicata, messa in pratica dove studio, lavoro, mi diverto. La messa non e' soltanto un rito. E' pedagogia in atto. Mentre viene celebrata ci educa e ci fa crescere". "Io non credevo assolutamente in Dio - ha esordito cosi' Angela - ero una di quelle che andava a scrivere sui muri delle chiese. Da piccola sono stata messa in un istituto, poi chiuso per violenze sui minori. Li' dentro tutto avevo conosciuto tranne che l'amore. Poi sono stata adottata da una famiglia e ho cominciato a frequentare la scuola, dove un giorno andavo e due mi sospendevano. Ero stata classificata come 'un soggetto che disturba il regolare svolgimento delle lezioni'. Divento chef e a 18 anni me ne vado di casa. I soldi iniziano a diventare il mondo nella mia vita. Ma non avevo affetti. Usavo e gettavo via l'altro. Cio' che mi era stato insegnato facevo. In ogni relazione io il cuore non ce lo mettevo. Fin quando non ho incontrato un ragazzo, Luca, che aveva un difetto: era un cattolico convinto. Accetto di stare con lui perche' per la prima volta mi sentivo amata e rispettata come donna. Ma Luca muore quattro giorni prima del matrimonio, che lui aveva voluto. Inizia la mia guerra con Dio che porta alla morte della mia anima. Mi ritrovo cosi' un giorno - ha ricordato Angela - a partecipare ad una messa nera e per due anni mi ritrovo dentro una setta satanica. Li' ho perso tutto, soprattutto la dignita' di donna, fino ad arrivare alla notte di Natale del 1996 quando nel corso di un rito mi viene detto: 'Adesso puoi avere tu il potere, puoi essere tu sacerdotessa, ma ci devi dare un segno tangibile della tua appartenenza a noi. Devi andare a Roma dove c'e' Chiara Amirante la fondatrice di 'Nuovi Orizzonti' e ucciderla'. Accetto e stabiliamo di farlo la notte tra il 5 e il 6 gennaio, l'Epifania, notte in cui Gesu' si rivela ai piu' lontani. Mi consegnano un'arma e parto. Arrivo alle porte della comunita' e suono il campanello. Chiara decide di alzarsi lei e di aprire quella porta. Non appena mi vede mi abbraccia dicendomi: 'Finalmente sei a casa'. A quel punto dico a Chiara: 'Per me non c'e' piu' speranza, se mi trovano mi ammazzano, ma se tu mi dai quel dischetto bianco (non sapevo nemmeno come si chiamasse, ma nella setta satanica mi avevano parlato di quel pane che i cattolici prendono) mi salvo'. Pero' c'e' un problema, prima mi sarei dovuta confessare. Accetto, ma ne avevo combinate un po' tante. E purtroppo ero in corsa verso la scomunica immediata. Il sacerdote non mi assolve, ma prende carta e penna e mette per iscritto la mia vita che viene spedita alla Congregazione per la dottrina della fede. Dopo due giorni mi arriva una lettera di Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede con su scritto 'Oggi la chiesa e' in festa perche' un figlio e' tornato a casa'. Con questo permesso speciale la notte del 27 gennaio al Celio ho potuto ricevere Dio - ha quindi aggiunto Angela - facendo le promesse di poverta', fedelta' e castita'. Dal quel momento tutto e' finito e tutto e' cominciato. Sono entrata nella comunita' 'Nuovi Orizzonti' dove sono rimasta per 15 anni con Chiara. Nel 2010 d'accordo con lei, che mi aveva spedito in tutto il mondo in mezzo ai giovani, sono entrata in monastero a Santa Rita. Oggi collaboro alla Casa del pellegrino e mi occupo di evangelizzazione a Cascia. L'amore di Gesu' ragazzi e' infinito. Siamo noi che mettiamo dei limiti. Quando tornerete a casa - ha concluso - vi auguro che possiate dire 'Abbiamo incontrato la gioia del risorto'". Atteso l'appuntamento pomeridiano per la festa della famiglia Tendopoli, alla quale hanno preso parte tutte le famiglie che hanno vissuto l'esperienza tend in questi 36 anni di cammino della Tendopoli. (AGI)
Red/Ett