Provoco' morte figlio neonato: gup incompatibile
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Provoco' morte figlio neonato: gup incompatibile

Provoco' morte figlio neonato: gup incompatibile

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(AGI) - Pescara, 22 set. - Nulla di fatto per l'udienzapreliminare davanti al gup del Tribunale di Pescara, GianlucaSarandrea, che vede imputata una 21 anne di Civitaquana, nelPescarese, accusata di omicidio aggravato e occultamento dicadavere in concorso e di calunnia. Il gup oggi si e'dichiarato incompatibile in quanto si e' occupato della vicendain qualita' di giudice per le indagini preliminari e ha quindiinviato gli atti al presidente del Tribunale, che dovra'decidere se assegnare o meno il procedimento ad un altrogiudice. La decisione si conoscera' nel corso della prossimaudienza fissata per il 6 ottobre prossimo. La vicenda risale alperiodo compreso tra la fine di gennaio e la meta' di febbraio2014. Secondo l'accusa, la ragazza, giunta al settimo-ottavomese di gravidanza, anche agendo in concorso con altre personenon ancora identificate, avrebbe provocato la morte del figlioneonato immediatamente dopo il parto o, comunque, del fetodurante il parto e successivamente ne avrebbe occultato ilcadavere. L'imputata, che per questa vicenda e' stata anchearrestata, deve inoltre rispondere di calunnia in quanto, pursapendolo innocente, avrebbe incolpato un amico dell'omicidio edell'occultamento. Nello specifico, la 21enne in una denunciadel maggio 2014 nei confronti del marito, un 28enne di originemarocchina dal quale e' separata, avrebbe dichiarato falsamenteche, giunta al settimo- ottavo mese di gravidanza, a seguito diuna emorragia o, comunque, di una vistosa perdita ematicaasseritamente conseguente ad un'aggressione da parte delmarito, avrebbe chiesto aiuto ad un amico il quale l'avrebbeportata immediatamente a casa sua e, dopo averle praticato unapuntura per l'anestesia, l'avrebbe aiutata a partorire unbambino che sarebbe nato gia' morto. La giovane, inoltre, nonsolo avrebbe accusato l'uomo di aver occultato il cadavere delneonato, ma avrebbe anche riferito, sempre falsamente, di averesuccessivamente incontrato casualmente l'amico il qualel'avrebbe minacciata di non riferire nulla e di non fare il suonome. Le indagini sono state condotte dai carabinieri dellacompagnia di Penne e della stazione di Civitaquana. Il pm e'Andrea Papalia. (AGI)Pe2/Ett
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