ABRUZZORINASCE: PER NATALE RIAPRONO 23 CHIESE AQUILANE
ADV
ADV
ABRUZZORINASCE: PER NATALE RIAPRONO 23 CHIESE AQUILANE

ABRUZZORINASCE: PER NATALE RIAPRONO 23 CHIESE AQUILANE

di lettura
(AGI) - L'Aquila, 30 ott. - Sono 23 le chiese lievementedanneggiate dell'arcidiocesi di L'Aquila che verrannoristrutturate entro Natale nell'ambito dell'accordo siglato,alla fine di luglio, tra ministero dei Beni Culturali,Conferenza episcopale italiana e arcidiocesi con lacollaborazione della Protezione Civile. Il numero degliinterventi e' stato anticipato al SIR da Luciano Marchetti,vicecommissario della Protezione Civile con delega ai BeniCulturali. 'Per quanto riguarda 14 chiese - spiega Marchetti -e' gia' stata indetta la gara d'appalto che si chiudera' trauna settimana cosi' da permettere l'avvio dei lavori. Altreseguiranno nelle prossime settimane. In totale pensiamo dipoter arrivare a 23 chiese riaperte entro Natale'. Gli edificisu cui saranno effettuati gli interventi appartengono quasitutti a piccoli paesi e frazioni lontano dal centro storico delcapoluogo. 'La spesa complessiva per renderle agibili -continua il vicecommissario - e' nell'ordine di 3 milioni dieuro che saranno finanziati dallo Stato'. La ristrutturazione,precisa Marchetti, 'dipende dalle ricorse disponibili chedevono essere messe a disposizione dal commissario per laricostruzione'. Per quanto riguarda il centro storico diL'Aquila, il vicecommissario ha confermato che sarannonecessari 'almeno 10 anni' per completare la ricostruzione'anche se nei piccoli borghi meno danneggiati i tempi potrannoessere piu' rapidi'. Intanto nel capoluogo, come in moltiborghi, a quasi 7 mesi dal terremoto, la zona rossa e' ancorainaccessibile e nessun progetto di ricostruzione e' ancorastato elaborato. Unidici squadre dei Vigili del Fuoco sonoancora impegnate nel recupero delle opere d'arte e neipuntellamenti 'per cui sono stati gia' stanziati 20 milioni dieuro'. 'Spetta ai comuni - ha spiegato Marchetti - perimetrarele aree di interesse architettonico ed elaborare i progetti direcupero da presentare alla Sovrintendenza'. Questa lentezzanegli interventi, secondo Marchetti, e' dovuta allaeccezionalita' della situazione. 'Per ritrovare una tragedia diquesta portata - spiega Marchetti - bisogna tornare indietro alterremoto di Messina. Questo significa che vi sono una serie diprocedure e normative per gli interventi che devono essereelaborate e su cui stiamo lavorando. Alcune linee guida sonogia' state redatte, ma e' necessario tradurle nel concreto. Contutta probabilita' - conclude - credo che i primi interventi diricostruzione possano partire in primavera ma molto dipendera'dalla velocita' delle amministrazioni e dalle risorsedisponibili'. (AGI)
ADV