Senato: la riforma arriva in Aula Opposizioni insorgono "regime"
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Senato: la riforma arriva in Aula Opposizioni insorgono "regime"

Senato: la riforma arriva in Aula Opposizioni insorgono "regime"

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(AGI) - Roma, 17 set. - Riforme al via al Senato tra leproteste: le opposizioni, infatti, avevano chiesto di fareslittare l'inizio dei lavori a dopo l'arrivo del parere dellacommissione Bilancio sul finanziamento delle missioniinternazionali. Richiesta rimasta inevasa, visto che lamaggioranza e' andata subito all'esame del ddl Boschi. Unascelta che ha fatto parlare le opposizioni di "inaccettabileaccelerazione". Ma a rispondere e' il presidente del Consiglio,Matteo Renzi: "Se sei mesi a lettura vi sembra un andare difretta... Questa riforma e' attesa da 70 anni, la primacommissione risale al 1983, quando io andavo alle elementari",ha sottolineato durante la conferenza congiunta con il collegalussemburghese Xavier Bettel. "Proseguiamo con la riformacostituzionale", ha poi confermato il presidente Grasso, "nonc'e' alcuna variazione del calendario". Sul merito dellariforma, invece, si e' espresso il leghista Roberto Calderoliper il quale il combinato di Italicum e ddl Boschi costituiscela base per un "ritorno al fascismo". Di regime in regime, ilsenatore di Forza Italia Lucio malan parla di una "Sovietsupremo" che verrebbe a crearsi con la riforma. "Confidiamo ditrovare in Mattarella la sensibilita' istituzionale el'attenzione che e' mancata nell'Aula del Senato", si legge sulprofilo Facebook di Beppe Grillo. "E che il Capo dello Stato hasempre manifestato, come dimostrano le sue autorevoli parolepronunciate nel discorso in Aula nel 2005 proprio mentre sidiscuteva di riforma costituzionale e in cui il M5S si ritrovacompletamente". Il capo dell'Esecutivo, intanto, ribadisce latabella di marcia gia' fissata da tempo: approvazione entro il15 ottobre, a gennaio nuovo passaggio della riforma allaCamera, e referendum nel 2016. "I cittadini studieranno lariforma che riduce il numer dei politici e aumenta il livelloqualitativo della politica. Cosa si puo' volere di piu' dallavita?". E sull'ipotesi di abolizione totale della Camera Altadel Parlamento, dopo aver smentito di aver detto di "volernefare un museo", Renzi ha spiegato: "Se Grasso, se il presidentedel Senato, decidera' per l'emendabilita' dell'articolo 2decideremo di conseguenza". Parole alle quali ha risposto astretto giro il senatore della minoranza dem, Corradino Mineo:"Sono d'accordo con il segretario del Pd. E presentero' conaltri senatori l'emendamento soppressivo del Senato", avverte.La minoranza Pd inoltre e' orientata a ripresentare i suoiemendamenti alle riforme costituzionali anche per l'esamed'Aula. In linea di massima, si parla delle stesse 17 propostedi modifica depositate in Commissione. Tre si riferiscono alnodo dell'articolo 2, e fra questi c'era anche la proposta didiminuire da 630 a 500 i deputati. (AGI).
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