Scuola: ddl in Aula e gia' scintille maggioranza - opposizione
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Scuola: ddl in Aula e gia' scintille maggioranza - opposizione

Scuola: ddl in Aula e gia' scintille maggioranza - opposizione

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(AGI) - Roma, 24 giu. - Al via, nell'Aula del Senato, ladiscussione generale sul ddl che riforma la Scuola e sono gia'scintille, a colpi di regolamento, fra maggioranza edopposizione. Il provvedimento, non essendosi concluso l'esame incommissione, arriva senza il mandato ai relatori ed e' ilpresidente della commissione Istruzione, Andrea Marcucci, asintetizzare l'iter del disegno di legge e i contenuti. E quiinsorge Forza Italia che si rivolge anche al presidente Grasso,suscitando la replica del Pd seguito dall'intervento di Sel,M5S e Lega. "La scuola dopo anni di marginalita' e' tornata a essere alcentro del dibattito culturale e politico del Paese", ha ancheosservato Marcucci. Il ddl ha l'obiettivo di "mettere la scuola nellecondizioni di essere la spina dorsale del Paese" ha dettoancora sul testo su cui il Governo dovrebbe presentare laquestione di fiducia. "Non ci sono i relatori in Aula e il presidente Marcuccidoveva solo aggiornare l'Aula sui lavori non sul merito" delddl, ha replicato Paolo Romani, capogruppo di FI e rivolto alpresidente Grasso ha aggiunto: "lei non doveva aspettare dieciminuti prima di intervenire" per interrompere l'esposizione. Eancora: "la mancanza di rispetto del regolamento e' gravissimae presidente la richiamo all'ordine. Lei doveva interrompere alprimo minuto non al dodicesimo". "Prego il senatore Romani di non arrabbiarsi e anche dirispettare il ruolo del presidente del Senato", e' l'interventodel presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda. "E' la prima volta che sento un capogruppo che usal'espressione 'richiamo all'ordine' in un modo cosi'ingiustificato", ha aggiunto. Romani "ha fatto un intervento da opposizione privo disostanza e di fair play per quanto riguarda i rapporti inSenato", ha concluso. "Le avevo chiesto, per una volta, in questa legislaturaperche' si parla di scuola, di un argomento che interessatutti, di essere arbitro super partes", ha preso cosi' laparola, rivolgendosi al presidente Grasso, Michela Montevecchiper M5S. Ma "lei ha continuato a viaggiare come un freccia rossa daarbitro" che tira la palla dalla "parte della maggioranza", haosservato. "Rinnovo l'appello nei suoi confronti e ci tengo aprecisare che il senatore Marcucci non soddisfatto dell'egregiolavoro di soldatino" svolto in commissione per permettere alleopposizioni "di non lavorare in commissione" perche' lamaggioranza li' "non aveva i numeri", viene in Aula "per farepropaganda politica fasulla", ha aggiunto. "Nel maxi emendamento non e' cambiata una virgola" diquesta riforma "oscena", ha continuato. "La prego di risparmiarci queste prese in giro che nonfanno onore al Parlamento ma in primo luogo a Governo premier eministri che si sono ridotti a figuranti che vanno in tv amentire", ha proseguito. "Io continuo a difendere la possibilita' di discutere aqualsiasi costo, la possibilita' che anche lei abbia diintervenire", e' stata la replica del presidente del Senato. "Dal 3 giugno la maggioranza ha messo in atto una praticaostruzionistica e ci ha impedito di votare in commissione", hadenunciato Sel con Alessia Petraglia. "Al paese e' stato raccontato che c'erano 3000 emendamentie l'ostruzionismo delle opposizioni, in realta' in commissionenon e' stato dato modo di fare un lavoro serio di confronto". "Nel momento in cui si arriva alla fiducia perche' sapetebenissimo che su molti emendamenti saresti andati sotto vuoledire che c'e' qualcosa che non va", ha anche detto per ilCarroccio il presidente dei senatori della Lega Gian MarcoCentinaio.(AGI).
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