Tra le sardine è già tempo di scissione

Stephen Ogongo, leader del movimento nella capitale, annuncia: "Da questo momento le Sardine di Roma non fanno più riferimento ai 4 fondatori di Bologna né alla struttura che stanno creando, affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli"

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AGF
STEPHEN OGONGO

"Da questo momento le Sardine di Roma non fanno più riferimento ai 4 fondatori di Bologna né alla struttura che stanno creando. Le Sardine di Roma ripartono da quei valori che hanno fatto della manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande e la più partecipata delle sardine: uguaglianza, libertà, giustizia sociale. Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli".

È lo strappo annunciato da Stephen Ogongo, per le Sardine di Roma. "L'incontro che i fondatori delle Sardine hanno avuto con Luciano Benetton è stato sbagliato, inopportuno", questo il 'casus'. "Un errore politico ingiustificabile, ma solo l'ultimo degli errori che Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno commesso nelle ultime settimane", prosegue Ogongo in una nota lunga e articolata.

Sempre Ogongo dice ancora di ritenere "giunto il momento di ritornare alle origini del movimento delle Sardine, che era ed è un fenomeno spontaneo, aperto a tutti quelli che vogliono auto organizzarsi senza controlli e regole imposte dall'alto" e annuncia quindi che "le Sardine di Roma tornano in mare aperto: la nostra forza sarà la comunità, l'essere in tanti e il saper stare insieme". 



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