Il pretesto lo ha fornito l'ultima colossale bufala circolata sui social: quella della migrante salvata dal naufragio con lo smalto sulle unghie. A fare 'debunking' e a spiegare com stavano le cose è stata una giornalista di Internazionale imbarcata sulla nave Open Arms che ha salvato la donna, ma stamattina Roberto Saviano ha colto l'occasione per lanciare un appello a chi non sopporta più di veder circolare balle.
"Il mio invito è rivolto a chiunque abbia una comunità a cui poter parlare. Prendete posizione contro le menzogne, perché oggi tacere significa dire: quello che sta accadendo mi sta bene" scrive su Facebook. Per lo scrittore "lo smalto di Josefa è solo la punta dell'iceberg e la manifestazione più orrenda della crudeltà innalzata a regola" e se "ogni parola ha una conseguenza" è altrettanto vero, citando Sartre, che "anche il silenzio ha conseguenze".
"Dinanzi a menzogne che crescono incontrastate, dinanzi a bugiardi di professione e al dolore vero, reale, mortale, che queste menzogne e questi bugiardi provocano, abbiamo tutti il dovere di rispondere: NON È VERO!" scrive Saviano nel suo post, "La storia degli uomini - scrisse Vasilij Grossman in "Vita e destino" - non è dunque la lotta del bene che cerca di sconfiggere il male. La storia dell'uomo è la lotta del grande male che cerca di macinare il piccolo seme dell'umanità. Ma se in momenti come questo l'uomo serba qualcosa di umano, il male è destinato a soccombere. Voi siete il piccolo seme dell'umanità, senza di voi l'Italia è perduta".
"Allora", è l'esortazione finale, "da che parte state?"