"Privatizzare la Rai? Perché no. Io sceglierei tra canone o pubblicità"
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"Privatizzare la Rai? Perché no. Io sceglierei tra canone o pubblicità"
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"C'è un cda pienamente in carica, con tanto di amministratore delegato, che lavorerà nei prossimi giorni. Tengo a precisare che io non mi sono impuntato sui nomi, dico che se la Rai è servizio pubblico deve dar voce a tutti. Foa sarebbe un presidente di garanzia, non capisco perché si debba opporre un no preconcetto".
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"Io porto rispetto nei confronti di un uomo che ha fatto tantissimo in Italia, e che può essere criticato come chiunque altro. Da mesi mi risulta incomprensibile l'atteggiamento di Forza Italia, non solo sulla Rai ma su innumerevoli fronti [...] Io sogno una Rai che potenzi le realtà produttive a livello locale, quindi Napoli, Torino, Milano, e che smetta di essere romano-centrica. A differenza di chi mi ha preceduto, mi auguro che si punti sulle testate regionali, nessuna chiusura. Poi i canali sono troppi, e mi piacerebbe che ci fosse almeno una rete senza alcun tipo di pubblicità. Fossi un consigliere di amministrazione, mi porrei l'obiettivo di scegliere: o canone o pubblicità, tutt'e due no. In prospettiva si dovrà mettere mano comunque a un'ulteriore riduzione del canone sul modello di alcune tv straniere".
"Il rapporto con la Libia lo ha impostato lui, è vero".
"Immigrazione zero è impossibile. Io voglio un'immigrazione selezionata, qualificata e controllata sul modello australiano".
"In questo momento c'è l'euro e io ragiono con la moneta che c'è. Lo ripeto: tranne la morte, fortunatamente in questo mondo tutto è reversibile".
"Il popolo va ascoltato. La politica deve dire dei sì e dei no". Casaleggio prevede che il Parlamento sarà presto inutile? "Mi auguro che si sbagli. Un punto di rappresentanza e di sintesi tra la volontà popolare e la decisione politica è fondamentale. Altrimenti cosa rimane? Il click?".
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