(AGI) - Roma, 16 lug. - "Il premier vuole un nuovo assettoistituzionale e una legge elettorale pronti all'uso per laprossima primavera". E' l'affondo del senatore FI AugustoMinzolini. Punta molto sulla tempistica del governo, l'exdirettore del Tg1 per "smascherare il non detto" di undibattito che, dice ancora, "e' inquinato da uno spesso stratodi ipocrisia".
Renzi vuole il nuovo assetto e l'approvazionedella legge elettorale, magari per giugno, continua Minzoliniche da senatore torna a calarsi nei panni del 'retroscenista'politico, quando "di fronte ad una situazione economica chepotrebbe restare estremamente problematica avra' bisogno di unavia d'uscita, cioe' delle elezioni anticipate, prima che il suorapporto di fiducia con il Paese venga meno e gli si presentilo spettro di un destino simile a quello di Letta e Monti".
Renzi "a differenza dei suoi predecessori, e' astuto e vuolegiocare d'anticipo", sottolinea ancora il senatore FI. Motivoper cui, aggiunge, "nella sua strategia, la riforma deve essereapprovata dalle due Camere entro il gennaio prossimo lasciandola possibilita', se non avra' i due terzi, di tenere ilreferendum confermativo nella prima parte della prossimaprimavera. In questo modo restera' aperta la finestra di giugnoper le elezioni politiche anticipate alle quali il premier sipresentera' senza risultati adeguati dal punto di vistadell'economia, ma avendo come fiore all'occhiello quelleriforme che la politica tentava da venti anni".
E poco importa,attacca, "se arronzate e se non daranno da mangiare al Paese.L'importante, nel tradizionale schema renziano, e' solo poterlodire. Si ripetera' la virtuale abolizione delle Province".(AGI).