Riforme, domani legge in Aula Opposizione ritira emendamenti
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Riforme, domani legge in Aula Opposizione ritira emendamenti

Riforme, domani legge in Aula Opposizione ritira emendamenti

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(AGI) - Roma, 16 set. - Il ddl riforme costituzionaliapprodera' in Aula al Senato gia' domani, per proseguirel'esame per tutto il giorno e poi riprendere anche nellagiornata di venerdi'. E' quanto ha stabilito, a maggioranza, laconferenza dei capigruppo di palazzo Madama. A riferirlo e' lacapigruppo di Sel, Loredana De Petris. Durante la lunga riunione della conferenza dei capigruppodel Senato c'e' stato un duro scontro tra la maggioranza e leopposizioni sull'iter del ddl Boschi. A riferirlo e Loredana DePetris (Sel), che giudica una "forzatura" la richiesta del Pddi calendarizzare il ddl gia' domani in Aula, bypassando l'iterin commissione. Intanto Renzi accelera e convoca per lunedi' la direzionedel Pd. Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affaricostituzionali, si e' detta convinta che "ci siano lecondizioni politiche e tecniche per arrivare a un testocondiviso nel Pd e nell'aula del Senato". "Io credo - aggiunge la senatrice Dem - che sia necessarioportare a compimento, in tempi certi e rapidi, dopo la primalettura della Camera e del Senato e dopo 30 anni didiscussioni, il percorso della riforma costituzionale". L'Ncd garantisce intanto lealta' al governo: "La nostra -spiega Renato Schifani - e' una posizione di coerenza. Faremodi tutto perche' il percorso riformista vada avanti e siconcluda nell'interesse del Paese. Lavoreremo per restituire alSenato delle funzioni che gli sono state sottratte e per illistino di Quagliariello" sui senatori. Per l'ex presidente delSenato "non c'e' uno stretto legame tra il voto sulle riforme eil cambiamento della legge elettorale che e' oggetto didibattito interno al nostro partito". Il tema della modifica dell'Italicum, afferma ancora, "e'oggetto di un dibattito interno al nostro partito, Alfano hariconosciuto che il tema esiste e probabilmente sara' posto intempi successivi". Da Forza Italia, invece, Renato Brunetta ribadisce lecritiche al premier Renzi. "Al Senato, ormai e' chiaro, Renzinon ha i numeri, non ha i voti per approvare la sua riformacostituzionale. Il presidente del Consiglio costringe lapresidente Finocchiaro ad una violenza nei confronti delpresidente Grasso, non ammettendo gli emendamenti all'articolo2, cosa che non si e' mai vista. (AGI).
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