Roma - Non ho avuto favori di sorta dall'assessore Paola Muraro, che ora "si dovra' dimettere ingiustamente, vittima della campagna creata per mettere in crisi la nuova giunta del Campidoglio". Lo afferma, in un'intervosta al Corriere della Sera, Salvatore Buzzi, l'uomo considerato al centro del caso "Mafia Capitale". Riferendosi alle tre telefonate risalenti al 2013 quando Buzzi partecipo' alla gara per lo smaltimento dei rifiuti all'estero, Buzzi sottolinea: Muraro "faceva il suo lavoro, svolgeva le mansioni che le erano state assegnate. E' una delle poche persone che non mi ha chiesto soldi o favori". E ancora: "Non sapevo chi fosse e non mi posi il problema. Mi chiamava da parte di Fiscon e io cercavo di assecondare le richieste sperando di ottenere il lavoro. In realta' ando' da male. Vinse la Hera, la ditta segnalata da Fortini. Con lei non ho mai piu' avuto alcun tipo di rapporto. E' inutile cercare. Oltre a quelle telefonate non troveranno nulla perche' nulla c'e'. E infatti mi sembra che gli stessi magistrati non ne abbiano fatto alcun uso. Evidentemente ci sono altri che adesso vogliono utilizzarle". (AGI)