Renzi mette 'turbo' all'Italicum, fari Ue puntati su riforme
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Renzi mette 'turbo' all'Italicum, fari Ue puntati su riforme

Renzi mette 'turbo' all'Italicum, fari Ue puntati su riforme

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(AGI) - Roma, 11 set. - Matteo Renzi mette il 'turbo'al'Italicum e lo fa nel momento in cui le riforme sonocongelate in Parlamento per lavori sull'elezione dei giudici diCorte Costituzionale e dei membri del Csm. Il presidente delconsiglio ha voluto incontrare questa mattina la presidentedella Commissione Affari Costituzionali del Senato, AnnaFinocchiaro. Appena sara' possibile ripartire, e' stato ilsegnale che il premier ha voluto dare all'incontro, bisognera'farlo senza perdere un minuto di tempo e dando la precedenzaall'Italicum, accantonato negli ultimi tempi a favore dellariforma del Senato. "Dall'incontro e' emersa chiaral'indicazione del governo di andare avanti in tempi rapidisulla legge elettorale e solo dopo affrontare la riforma dellaPubblica Amministrazione", e' stato chiarito da fonti diPalazzo Chigi dop che fonti del partito davano per "confermato"il timing che voleva la pubblica amministrazione in cimaall'agenda di Palazzo Madama. (Prima pero' bisognera'sbrogliare la matassa dell'elezione dei due giudicicostituzionali e dei membri del Consiglio Superiore dellaMagistratura. La giornata di oggi a Montecitorio, con deputatie senatori riuniti in plenaria, ha fatto registrare ancora unnulla di fatto, nonostante l'accordo trovato attorno ai nomi diLuciano Violante e Antonio Catricala' alla Consulta. "Per noiil patto su Violante ha retto. E' in Forza Italia che non c'e'stata compattezza", riferiscono alcuni parlamentari del Pdmentre e' in corso una riunione 'informale', nel cortiled'onore di Montecitorio, alla quale partecipa anche il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini. I presidenti delle camere,Pietro Grasso e Laura Boldrini, hanno ribadito l'urgenza di unesito positivo delle votazioni cosi' che il Parlamento possatornare a concentrarsi sui temi in calendario. E' quanto si aspetta anche Matteo Renzi alle prese, inqueste ore, con il rebus Emilia Romagna, con quello del rinnovodella segreteria, ma soprattutto con la partita economica cheruota attorno alla spending review e alle riforme. Perche' see' vero che i 20 miliardi che andranno a riempire la legge distabilita' deriveranno in gran parte dai risparmi dei ministeri(17 miliardi) e dalla lotta all'evasione (3 miliardi), e' purvero che la partita di Bruxelles sulla flessibilita' passa peril via libera alle riforme. E' anche per questa ragione che dal15 al 17 settembre sono attesi a Roma 26 tecnici dellacommissione Ue incaricati di passare al setaccio le riformeitaliane, dalla Pubblica Amministrazione alle RiformeCostituzionali, e capire quale sara' il loro impatto sulleeconomie del Paese. Fonti tecniche di Palazzo Chigisottolineano che si tratta di un appuntamento dato da Bruxellesa tutti gli stati membri della Ue. Insomma, un monitoraggio deiprogressi che sta compiendo il nostro Paese per uscire dallacrisi e un passaggio fondamentale nella partita per laflessibilita' in Europa. (AGI)
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