(AGI) - Roma, 29 mag. - Finisce con Vincenzo De Luca, uno dei16 'impresentabili', che anticipa una denuncia per Rosy Bindi emezzo Pd che si scaglia contro la presidente dell'Antimafia,accusata di aver usato la commissione per vendette personali.
Antimafia: tutto condiviso. No iniziative Bindi
E' il giorno dello showdown sulla black list delle candidaturealle Regionali e si scatena la polemica, giusto nell'ultimogiorno di campagna elettorale. "Durante la discussione delle elezioni regionali in moltisi sono concentrati sui problemi dei candidati cosi' dettiimpresentabili. Mai visto un dibattito cosi' autoreferenziale elontano dalla realta'", taglia corto Matteo Renzi. "Sono prontoa scommettere - ribadisce il segretario Pd - che come tuttisanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di questicandidati, nessuno, verra' eletto".
I candidati sotto la lente sono 17: secondo l'Antimafia nonhanno i requisiti previsti dal codice di autoregolamentazioneapprovato dai partiti. Quattro si presentano in Puglia (i lorosono stati anticipati gia' martedi'), gli altri tredici inCampania. Tra questi ultimi c'e' il candidato governatoreVincenzo De Luca.
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"Rientra tra i compiti della commissione Antimafial'attivita' complicata e impegnativa" di controllo deicandidati alle elezioni, ha detto la presidente dellacommissione, Rosy Bindi. "Nessuna ingerenza con la campagnaelettorale - ha aggiunto - non e' nostro interesse. Noi diamosolo una fotografia, un dato di chiarezza". Anzi, il codice diautoregolamentazione votato da tutti i partiti "non dichiara laincandidabilita' o la ineleggibilita' dei candidati" e "se nonl'avessimo fatta saremmo stati inadempienti", ha aggiunto. "Abbiamo voluto dare ai cittadini, che non possono accederecome noi a certi dati, una fotografia sulla qualita' deicandidati", ha detto ancora.
"Il PD rimarra' unito e non si fara' danneggiare dairancori personali", chiarisce David Ermini, responsabileGiustizia della segreteria nazionale PD, spiegando che "laBindi ha raggiunto il suo obiettivo: un lavoro fatto male egestito peggio che entra a piedi uniti nella competizioneelettorale".
Il linciaggio della presidente della commissione #Antimafia ad opera del suo stesso partito,è una vergogna assoluta#impresentabili #Pd #Sel
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 29 Maggio 2015
Ma e' un fuoco di fila di dichiarazioni ad accogliere,negativamente, la lista presentata oggi. "Indecente l'utilizzodella commissione antimafia come strumento di vendettapolitica", sottolinea la senatrice Pd Francesca Puglisi.
"L'iniziativa della presidente della commissione Antimafia e'incredibile istituzionalmente, giuridicamente, ma ancheculturalmente, perche' ci riporta indietro di secoli, quando iprocessi si facevano nelle piazze aizzando la folla", accusainvece Matteo Orfini, che del Pd e' presidente.
"Denuncio Rosy Bindi per diffamazionee la sfido a un pubblico dibattito per sbugiardarla". E' laprima reazione a caldo di Vincenzo De Luca. (AGI)