Roma - Larga condivisione della relazione di Roberto Speranza, secondo quanto si apprende dalla riunione della minoranza Pd cui partecipa anche Pierluigi Bersani. L'indicazione a votare no al referendum costituzionale arriverebbe anche dai rappresentanti del territorio. "Se dovessero arrivare fatti concreti nelle prossime ore capaci di cambiare l'equilibrio riforma costituzionale-legge elettorale saro' ben contento di valutarle" ha sottolineato Speranza, che quindi non chiude definitivamente la porta. Ma di fatto per la minoranza Pd servirebbe un cambio di passo.
Nella riunione, sempre secondo quanto si e' appreso, sarebbe stato sottolineato anche il mancato rispetto degli accordi sull'elettivita' del Senato e il silenzio, dopo mesi, sulla proposta della minoranza Dem. In ogni caso si sarebbe ribadito, che non si partecipera' alla campagna dei comitati del no. Anche sulla mozione di Sinistra Italiana, che impegna il governo a cambiare la legge elettorale prima dell'intervento della Corte Costituzionale, ci si sarebbe confrontati e sarebbe emersa la necessita' di un'assemblea del gruppo alla Camera. L'assemblea del gruppo Pd alla Camera e' stata comunque gia' fissata prima del voto in aula sulla mozione di Sinistra italiana. (AGI)