L'Italicum e le proposte alternative in campo
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L'Italicum e le proposte alternative in campo
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  • Soglie di sbarramento: è pari al 3% la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento
  • Premio di maggioranza alla lista e ballottaggio: viene introdotto il premio di maggioranza di 340 seggi alla lista, e non più alla coalizione, che ottiene il 40% dei voti. Se nessun partito o lista raggiunge quota 40%, si va al ballottaggio, ma sono vietati gli apparentamenti fra liste.
  • Capilista bloccati: sono scelti dai partiti, in tutto 100, e ciascun partito può presentare non più di 6-7 candidati per collegio. Il resto dei candidati vengono scelti con le preferenze, con l'alternanza di genere, fino a un massimo di due. E' consentita la candidatura multipla per i capilista, ma fino a un massimo di dieci.
  • Collegi: il territorio italiano viene suddiviso in 20 circoscrizioni, a loro volta suddivise in 100 collegi.
  • Norma 'anti flipper': Viene introdotta la cosiddetta norma 'anti flipper', che punta a diminuire la causalià nell'attribuzione dei seggi, dopo il calcolo a livello nazionale, con il meccanismo dei quozienti e dei resti, in modo da non penalizzare i partiti piu piccoli.
  • Il Consultellum: è il sistema elettorale venuto fuori con la sentenza 1/2014 della Corte costituzionale, un impianto proporzionale puro con preferenza unica. Gli esperti sono divisi sulle due opzioni e c'è chi immagina un mix tra i due sistemi, ma con soglia di sbarramento più alta al Senato, anche fino all'8 per cento.
  • Il Democratellum: presentata già nel 2014, la proposta di legge elettorale targata 5 Stelle mira a introdurre un sistema proporzionale 'corretto', con preferenze e - novità - un voto di 'penalizzazione' per eliminare dalla lista un candidato, il che significa che l'elettore può eliminare un candidato dalla lista, cancellandone il nome dall'elenco al momento del voto. Non è previsto alcun premio di maggioranza. Inoltre, la proposta prevede che non vi siano coalizioni pre-elettorali per evitare "alleanze tattiche" prima del voto e consiste in "un sistema che consente a una forza politica che ottenga attorno al 40% dei consensi di avere oltre il 50% dei seggi". Sono vietate le candidature plurime, mentre lo sbarramento è, in un certo senso, doppio: le circoscrizioni sono a base pluri-provinciale e il territorio italiano è stato diviso in 42 circoscrizioni. In 33 circoscrizioni su 42 (che assegnano 373 seggi, ossia il 60% del totale) lo sbarramento naturale è superiore al 5%; nelle altre 9 circoscrizioni (che assegnano 245 seggi, ossia circa il 40% dei seggi della Camera) lo sbarramento è inferiore al 5%. Tuttavia, Beppe Grillo ha spiegato che per i 5 Stelle si può andare a votare subito con l'Italicum per la Camera e con il Consultellum - un sistema proporzionale - sebbene leggermente modificato, per il Senato. I 5 Stelle però annunciano che stanno già lavorando a un testo che modifica l'Italicum rendendolo valido anche per il Senato.
  • Il Provincellum: è una versione dell'Italicum rielaborata su base provinciale, ovvero resterebbe invariato l'attuale meccanismo di assegnazione dei seggi (premio di maggioranza pari a 340 deputati e ballottaggio se al primo turno nessun partito raggiunge il 40% dei voti), modificandone però il metodo di selezione dei futuri parlamentari. I collegi in cui è diviso il territorio passerebbero da 100 a 618 (più le 12 circoscrizioni estere) in modo da dare la possibilità ai cittadini di conoscere meglio i candidati. Inoltre non ci sarebbero più i capilista bloccati: passerebbero i candidati che ottengono il miglior risultato nell'ambito provinciale della circoscrizione
  • Il 'Mattarellum 2.0' o Bersanellum: la proposta è una versione aggiornata e corretta del Mattarellum, ovvero un sistema uninominale a turno unico. Si prevede che 475 deputati siano eletti in collegi uninominali, 12 all'estero con il proporzionale, mentre dei restanti 143 seggi 90 andranno alla lista o coalizione che prende più voti, 30 alla seconda, 23 proporzionalmente ripartiti tra quelle che superino lo sbarramento del 2 per cento con meno di 20 eletti nei collegi uninominali. Si prevede, inoltre, un 'premio di governabilità', in base al quale chi vince non potrà superare i 350 seggi mentre il pacchetto di 90 e 30 sarà composto dai 'migliori perdenti'. Quanto al premio, non si parla esplicitamente di coalizione, ma si introduce la formula 'lista/coalizione'. Infine, vengono aboliti i capilista bloccati.
  • L'Italikos: è la proposta dei Giovani turchi del Pd, un mix tra l'Italicum e il modello elettorale greco (da qui il nome scelto dai proponenti). La principale novità è che scompare il ballottaggio, ma resta l'impianto di fondo dell'Italicum. Viene introdotto un 'premio di governabilità' alla prima lista che superi la soglia del 20% dei voti. In ogni caso, il 'premio di governabilità' non potrà superare i 340 seggi, gli stessi che sono già previsti dall'Italicum. Di conseguenza, la proposta sgombra il campo dalla possibilità delle grandi coalizioni, si può governare da soli o al massimo ci si dovrà alleare con un altro partito. Facendo qualche previsione, anche se si tratta di ipotesi in attesa del testo finale della proposta, dal 35% dei voti in poi un partito può governare da solo, ottenendo già la maggioranza assoluta, grazie al premio di governabilità.
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