Roma - Nella campagna elettorale per il referendum del 4 dicembre irrompe anche l'ipotesi di cyber propaganda a favore del Movimento 5 stelle e contro il Pd e il governo. Il Partito democratico, sulla scorta delle notizie rilanciate dal quotidiano La Stampa, presenta due interrogazioni al governo, una al Senato l'altra alla Camera, per sapere se "fa capo al M5S una macchina del fango che ha il compito di diffondere notizie false e diffamatorie contro il governo e le istituzioni". L'interrogazione ad Angelino Alfano presentata a Palazzo Madama è firmata da Francesca Puglisi e da Andrea Marcucci, ma a Montecitorio anche il deputato Emanuele Fiano interviene nella questione per sapere se "esiste una struttura che lavora nel web con il compito di diffamare con notizie false il Pd e le istituzioni della Repubblica" e "se vero, da chi e' controllata e in che modo è organizzata".
#M5S gestisce macchina fango che diffonde discredito e falsità. Ho presentato interrogazione urgente con @andreamarcucci
— Francesca Puglisi (@PuglisiPD) 16 novembre 2016
Per il deputato Dem Ernesto Carbone le notizie de La Stampa meritano un approfondimento. "Cyber account, calunnie, diffamazioni, vilipendio, algoritmi, hacker russi filo M5s. No, non è un film di fantapolitica, ma la politica inquinata messa in campo dalla Casaleggio associati ai danni dei tanti militanti onesti che hanno creduto nella buonafede di un movimento che si definiva spontaneo", commenta in una nota il componente della segreteria del Pd. "Cos'hanno a che vedere i profili gestiti dalla Casaleggio associati con hacker russi? Qual è il disegno che hanno in mente Grillo e Casaleggio ai danni della politica italiana e del nostro Paese? Chi c'è - insiste - dietro la struttura che gestisce l'account chiave di Beatrice di Maio, non un troll qualunque ma un vero e proprio sistema di connessioni che alimenta un business pubblicitario importante?". Carbone lancia infine un appello: "Grillo, Casaleggio, Di Maio, Di Battista, raccontateci la verità. Per una volta professate quell'onesta' di cui vi riempite la bocca. Se volete anche tramite il vostro famoso account. L'ultimo guadagno non ve lo nega nessuno".
LA RISPOSTA DEL MOVIMENTO, CYBER-ONANISMO E COMPLOTTISTI DI REGIME
Troviamo ridicolo che il sottosegretario Lotti e il principale partito di maggioranza dedichino tempo a vere e proprie stupidaggini, che nulla hanno a che vedere con il Movimento 5 Stelle. Il governo piuttosto che dedicarsi al cyber-onanismo pensi ai veri problemi del Paese: la disoccupazione, i problemi della sanità, il dissesto ambientale, la corruzione e la povertà". Così i capigruppo M5S Giulia Grillo e Luigi Gaetti hanno risposto all'interrogazione urgente del Pd rivolta al ministero dell'Interno, in cui si chiede di sapere se "fa capo al M5S una macchina del fango che ha il compito di diffondere notizie false e diffamatorie contro il governo e le istituzioni". Poco dopo arriva anche la risposta del leader Beppe Grillo: "Il MoVimento 5 Stelle ha i suoi account ufficiali su tutti i social e i suoi portavoce hanno account verificati, non anonimi - si legge in un post dal titolo 'I nuovi complottisti di regime' rilanciato sul blog e su Twitter - per i nuovi complottisti se un cittadino scrive su Twitter qualcosa a favore del M5S è un complotto, ci deve essere qualcosa sotto, è un fake, è un bot, è pilotato. Sveglia! E' una persona che scrive su Twitter. E se scrive qualcosa di diffamatorio ne risponderà davanti alla legge. Tutto il resto è fuffa, come far passare un account da 14.000 follower come una 'star del web'".
I nuovi complottisti di regime: https://t.co/yohjyPVLMf pic.twitter.com/9mj18WlVB2
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 16 novembre 2016
Per Grillo "una volta c'erano i complottisti del web che vedevano complotti in ogni cosa che facevano i giornali e le tv. Poi hanno imparato a conoscerli, hanno visto quello che sono e hanno capito: persone che prendono ordini da persone piu' in alto di loro per scopi di propaganda. Oggi ci sono i complottisti di regime che stanno nei giornali e nelle tv, non capiscono nulla di come funziona il web, vedono complotti ovunque e si immaginano chissa' cosa fino ad arrivare a deliri al limite della peggiore fantascienza come quelli contenuti nell'articolo pubblicato dalla Stampa di De Benedetti stamattina (lettura consigliata se volete farvi due risate)". Il MoVimento 5 Stelle "ha i suoi account ufficiali su tutti i social e i suoi portavoce hanno account verificati, non anonimi. Per i nuovi complottisti - si legge ancora - se un cittadino scrive su Twitter qualcosa a favore del M5S è un complotto, ci deve essere qualcosa sotto, è un fake, è un bot, è pilotato. Sveglia! E' una persona che scrive su Twitter. E se scrive qualcosa di diffamatorio ne risponderà davanti alla legge. Tutto il resto è fuffa, come far passare un account da 14.000 follower come una "star del web". E se un giornalista ne ha 20.000 che è? Il Gianluca Vacchi dell'informazione? Sono ridicoli il sottosegretario Lotti e il Pd che perdono tempo con i complotti. Il governo dovrebbe pensare a quelli che sono i veri problemi del Paese, partendo dalla disoccupazione, dalla corruzione e dall'inefficienza della sanita'. Non certo dedicarsi al cyber-onanismo", conclude il post.