Verrà depositata a breve, a quanto si apprende da fonti M5s, una proposta di legge di iniziativa parlamentare per conferire poteri speciali e fondi dedicati a Roma in virtù del suo ruolo di Capitale. Un testo che sarebbe curato tra gli altri dal deputato romano M5s Francesco Silvestri, da discutere in Paramento con tutte le altre forze politiche per raccogliere anche dei loro eventuali contributi, e che dovrebbe recepire anche una serie di indicazioni formulate dal Campidoglio.
Dall'autunno del 2010 il Comune ha mutato il suo nome in Roma Capitale ma al cambio di etichetta non e' seguita una reale definizione di competenze che conferisca alla città uno status giuridico speciale in virtù del suo ruolo. Né il riconoscimento di fondi ad hoc come quelli di cui godono capitali di analoghe dimensioni come Parigi, dipartimento autonomo, o Berlino che è una Città-Stato. Nel 2014 vennero riconosciuti 110 milioni di euro come extracosti per assolvere le funzioni di capitale nell'ambito della norma cosiddetta 'salvaroma'.
Il testo in preparazione potrebbe contenere dunque norme per differenziare la gestione di Roma da quella degli altri Comuni, partendo dalla considerazione che l'Urbe da sola totalizza una superficie pari alla somma di quella delle città italiane dal secondo al decimo posto per estensione. E che dunque necessita' di maggiori poteri e risorse.
La sindaca Virginia Raggi nel corso del suo mandato ha avanzato più volte la richiesta di ottenere al governo risorse aggiuntive, perché il bilancio attuale del Campidoglio - circa 4,5 miliardi annui - riesce a coprire solamente le spese per i servizi pubblici (3,2 miliardi) e per il personale (1 miliardo) e di fatto lascia poco margine per programmi di investimento sulle infrastrutture. Tra le proposte avanzate dalla giunta anche un seggio permanente per il sindaco in Consiglio dei ministri.