È previsto per il 28 gennaio nell'Aula della Camera l'approdo della riforma del codice della strada che nel luglio scorso - a causa delle perplessità della Ragioneria per gli aggravi finanziari previsti e per la caduta del governo Lega-M5s - subì lo stop prima di arrivare nell'emiciclo, nonostante il consenso unanime della maggioranza e dell'opposizione in Commissione Trasporti.
Quei pareri non sono ancora arrivati ma il calendario dovrebbe essere rispettato, soprattutto se la proposta di legge Costa che punta a bloccare la riforma della prescrizione del Guardasigilli Bonafede dovesse essere rispedito come pare in Commissione Giustizia. Al di là del giudizio della Ragioneria ci sono comunque ancora alcuni nodi da sciogliere: se applicare o meno il divieto di fumo per i guidatori e se innalzare la velocità in alcuni tratti autostradali a 150 km/h (la Lega riproporrà l'emendamento in Aula ma il governo e la maggioranza non dovrebbero dare parere favorevole).
Sta di fatto che - a meno di turbolenze post-Emilia - i parlamentari nei prossimi giorni saranno chiamati ad una vera e propria rivoluzione riguardo al codice della strada. Perché è prevista una mano pesante per i trasgressori. Anzi rispetto alla fase giallo-verde, potrebbe arrivare - sempre con un emendamento dell'esecutivo - la proposta di ritirare la patente per chi utilizza il cellulare alla guida.
Al momento nel testo che arriverà in Aula viene sancito il divieto in auto di utilizzo di "smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi". E vengono raddoppiate le sanzioni. Si passa per la prima violazione ad una somma compresa tra 422 e 1697 euro (ora è prevista da 165 a 661 euro) e si procede con la sospensione della patente di guida da 7 giorni a due mesi. Per la seconda violazione si può arrivare anche ad una multa di 2.588 euro e al raddoppio della decurtazione dei punti patente, da 5 a 10.
In ogni caso è "consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedano per il loro funzionamento l'uso delle mani". Mano pesante anche per chi non rispetta il divieto di sosta, tanto che aumenterà la decurtazione dei punti da 2 a 4.
Previsto l'obbligo di lasciare sul parabrezza del veicolo un preavviso per favorire il pagamento della sanzione in misura ridotta ma i trasgressori dovranno pagare multe più salate: ora la somma è compresa tra 85 e 334 euro ma verrà aumentata: tra 161 e 647 euro. Per i veicoli a due ruote la somma sarà tra 80 a 328 euro (ora è tra 40 a 164). Gli ausiliari potranno avere, su input dei comuni, funzioni di accertamento per tutte le violazioni.
La contestazione 'diretta' non sarà inoltre necessaria per l'accesso o il transito dei veicoli su strade vietate. Previsto l'utilizzo di dispositivi omologati di rilevazione dell'infrazione. Per chi possiede una posta certificata ci sarà l'obbligo di notifica delle contravvenzioni per via telematica.
Novità per chi affronta l'esame di scuola guida. Il foglio rosa sarà valido per 12 mesi e chi passa l'orale potrà ripetere due volte, anziché una volta sola come previsto attualmente, la prova pratica. Nelle 'zone scolastiche' i comuni dovranno adottare il limite massimo di velocità di 30 km/k e gli scuolabus dovranno essere muniti di cinture di sicurezza. Verra' istituita l'Anagrafe nazionale degli autisti di scuolabus "al fine di avere un costante controllo sullo stato di aggiornamento della patente degli addetti".
Altre novità: parcheggi rosa per donne in stato di gravidanza con un bambino di eta' non superiore a due anni; durata minima di 3 secondi della luce gialla dei semafori; divieto di messaggi sessisti o lesivi di diritti nei cartelloni pubblicitari; in autostrada potranno circolare motocicli, velocipedi, ciclomotori di almeno 120 cc e motoveicoli elettrici superiori a 11 KW condotti da maggiorenni. I veicoli elettrici potranno accedere liberamente anche alle ZTL.
Il codice della strada cambierà pure per i ciclisti. Ci sarà la cosiddetta casa avanzata per le biciclette (uno spazio riservato alle posto davanti alla linea di arresto dei veicoli a motore) agli incroci con semaforo. Biciclette che potranno circolare a doppio senso ciclabile nei centri urbani e nelle strade con limite fino a 30 km/h. Si introduce infatti la definizione di strada ad alta intensita' ciclistica e di "strada 30" (urbana o extraurbana) sottoposta al limite di velocità di 30 chilometri orari.
Ci sarà l'obbligo di una adeguata distanza laterale nei sorpassi di biciclette. Previste anche strutture porta biciclette sugli autobus. I ciclisti però dovranno "procedere sempre su unica fila e mai affiancati, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro e salvo che si trovino su corsie e percorsi ciclabili riservati".
Verranno inoltre 'alienati' i veicoli immatricolati all'estero e con targa EE in caso di mancato pagamento delle sanzioni. Sanzioni pure per gli enti locali che non svolgono la rendicontazione delle somme incassate dalle contravvenzioni.
Cambiano le regole per i servizi di piazza con veicoli a trazione animale o con slitte. Il servizio "viene previsto solo come servizio di trasporto nei parchi, nelle riserve naturali e in manifestazioni pubbliche". Tuttavia i comuni potranno "determinare i tratti e le zone in cui tali servizi sono consentiti per interessi turistici e culturali". Le licenze esistenti potranno essere riconvertite in licenze taxi o di servizio noleggio.
Gli autocarri "di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate adibiti al trasporto di merci pericolose, immatricolati a decorrere dalla data di entrata in vigore delle disposizioni di cui al comma 10-bis, dovranno essere dotati di un sistema di controllo della stabilità, un sistema contro i colpi di sonno e l'abbandono della corsia di marcia e un sistema di frenata automatica anticollisione".
Verrà poi confermato l'emendamento 'Comencini' (Iv) riguardo ai monopattini anche se ci saranno modifiche per aumentare la sicurezza. Si introduce infine un regime di semplificazione dei collaudi per taxi e Ncc. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti con un decreto potrà individuare i veicoli che sono soggetti ad un ulteriore accertamento dei requisiti di idoneità.