Mattarella: "Il Papa fonte di speranza nel dramma della pandemia"
Lettera del presidente della Repubblica in occasione dell'ottantaquattresimo compleanno del Pontefice: "In questo anno di incertezza non è mai venuta meno la sua vicinanza partecipe e solidale"

Papa Francesco e Sergio Mattarella (Afp)
AGI - "Santità, nel giorno del Suo ottantaquattresimo compleanno voglia accogliere i più fervidi auguri che ho il piacere di porgerLe a nome del popolo italiano, unitamente ai miei sinceri voti di benessere spirituale e personale", Comincia così la lettera che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Papa Francesco.
"Un anno di incertezze"
"Migliaia di donne e di uomini - prosegue il capo dello Stato - hanno vissuto nel corso dell’anno che volge al termine, e continuano a sperimentare al momento presente, il dramma della pandemia e delle sue gravissime ricadute sanitarie, economiche e sociali. Un anno di incertezze, talvolta financo di angosciose paure, che hanno scosso nel profondo le abitudini, le consolidate sicurezze e le prospettive di futuro sulle quali innumerevoli nostri concittadini costruiscono la loro quotidianità personale e familiare. Ad alcuno, tuttavia - sottolinea Mattarella - è mai venuta meno la vicinanza partecipe e solidale di Vostra Santità. Persone di fedi diverse - o che non ne professano alcuna - nei momenti della prova e della solitudine hanno potuto costantemente avvertire il sostegno e l’incoraggiamento del Papa".
"I cattolici, in particolare, hanno trovato consolazione e speranza nella salda certezza della Sua generosa preghiera - scrive Mattarella - Su questo drammatico sfondo si è stagliato ancor più luminoso e alto l’invito a una 'fraternità aperta' e all’amicizia sociale che Vostra Santità ha formulato nella terza lettera enciclica del Suo Pontificato. All’intera Comunità internazionale, come anche alla coscienza individuale, Ella ha consegnato un appello esigente al senso di responsabilità che ciascun uomo e ciascuna donna sono chiamati ad avvertire ed esercitare nei confronti degli altri, soprattutto se deboli, poveri, minacciati od oppressi".
"Limitazioni durante il Natale lo rendano più autentico"
"Il Natale ormai alle porte, in vista del quale desidero farLe pervenire sentiti e affettuosi auguri, sarà celebrato in circostante del tutto particolari. Pur nel disagio che esse possono comportare, tali limitazioni dischiudono un richiamo agli aspetti più autentici ed essenziali di questa festa e del suo universale messaggio di fratellanza e di pace. Un messaggio, Padre Santo, di cui quest’anno le nostre comunità avvertono ancor più acutamente il bisogno".