“Penso che la politica debba recuperare il suo ruolo e quindi dopo aver ascoltato gli esperti debba assumersi l'onere della scelta. La maggioranza delle aziende in Germania è aperta, in Polonia e Ungheria pure e in generale sono in attività quelle degli altri Paesi del Nord”. In un’intervista al confindustriale Il Sole 24 Ore il segretario della Lega Matteo Salvini afferma che “laddove ci sono imprese in grado di mettere in sicurezza i lavoratori perfino a proprie spese – visto che anche su questo è stato respinto il nostro emendamento – deve essergli data la possibilità di riaprire perché altrimenti molte resteranno chiuse per sempre”. E aggiunge: “Dico di più, sfruttiamo questa tragedia come un'occasione per cambiare radicalmente”.
Secondo l’ex ministro dell’Interno del governo gialloverde quel che serve in questo momento è “un approccio diverso” perché “quando gli italiani dopo Pasqua si accorgeranno che la cassa integrazione non è arrivata, così come l'indennità per gli autonomi, salirà la rabbia” pertanto si tratta ora di “offrire al Paese una prospettiva e per farlo servono le risorse migliori, come ha detto la presidente di Confindustria Udine”.
Secondo Salvini, dunque, “bisogna mettere assieme le migliori competenze e agevolare chi produce e dà lavoro” e che possono essere “certamente Draghi, è una delle migliori risorse. Così come Tremonti ma anche Sapelli e molti rappresentanti del mondo produttivo” per fare “il contrario di quanto fatto dal Governo e dalla maggioranza che continua a puntare sull'assistenzialismo e conferma di non conoscere neppure coloro che sostiene di voler aiutare, visto che tutela solo lavoratori autonomi con meno di 35mila euro”. Insomma, secondo il leader leghista tutto questo “significa che non sono mai entrati in un negozio” e pertanto “serve una rivoluzione liberale e serve ora”.
Meglio, “serve liberarsi delle zavorre del passato”. E dunque, altro che “allungare i tempi degli accertamenti del Fisco!” mentre “dobbiamo invece proporre ai contribuenti una pace fiscale” e “mettere in campo un’emissione straordinaria trentennale di titoli a tasso agevolato, obbligazioni sottoscritte da persone fisiche che intendono far ‘emergere’ contante e/o valori anche presenti nelle cassette di sicurezza (stima di almeno 150 miliardi), non se derivanti da reati penalmente perseguibili.”.
Il senso? “Fare emergere tutto quello che è sommerso per aiutare la ricostruzione del Paese. D'altronde un ministro in carica parla di aiuti per i lavoratori in nero...” dice polemico Salvini che non manca di rilevare anche che “per far ripartire l'edilizia dobbiamo siglare una pace” perché “ci sono domande di condono edilizio giacenti da vent’anni!”.