“Ho condiviso molte battaglie di Lorenzo, lo stimo”, tuttavia fosse capitato a lui scegliere sarebbe rimasto “per fare la differenza dentro al governo”. In un’intervista a la Repubblica, Luigi Gallo, deputato 5 Stelle e Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, si espirme così sulle dimissioni del collega, però aggiunge anche che se guardiamo al merito della vicenda”, Fioramonti torto no ha, perché “siamo ultimi in Europa per finanziamento alla scuola, all’università e alla ricerca”, e si tratta di una trascuratezza politica “che viene da lontano, vecchia almeno vent’anni”.
Quindi secondo Gallo, Fioramonti “ha sollevato una questione cruciale, che deve entrare al più presto nell’agenda politica” in quanto ”ce lo chiedono tutti i componenti della società della conoscenza: più risorse, più attenzioni. Senza non si fa una politica di svolta”, puntualizza. Poi Gallo difende il già ex ministro in quanto “stiamo parlando di una persona che ha lasciato il suo posto per una battaglia ideale”, ed “è successo poche volte in Italia” e pertanto si tratta di “una scelta politica che invita a riflettere”. Poi invita l’ex ministro a riflettere perché “uscire dal Movimento è sbagliato” in quanto “questi dell’istruzione sono i nostri temi” non foss’altro perché “un docente su tre ci ha votato nel 2018”, ciò che costituisce “una scelta politica che invita a riflettere”.
Quanto alla possibilità che possa essere proprio Gallo a sostituire Fioramonti al dicastero di viale Trastevere, l’interessato dice: “Sono a disposizione del presidente Conte, sia che voglia che io resti a fare quello che faccio, sia per un altro incarico”. E che in ogni caso se gli offrissero la poltrona che è stata di Fioramonti “non mi tirerei indietro” afferma con determinazione.