Non si sono ancora sopite le polemiche sul destino delle province che la maggioranza trova un nuovo tema di divisione: la lotta alla droga. Il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ribadisce con forza la sua totale opposizione all'idea della liberalizzazione e chiede ai colleghi di governo del M5s di non sollevare più la questione.
"Spero che non ci sa più nessun esponente politico, nemmeno fra i Cinque Stelle, che parli di legalizzazione, liberalizzazione, distribuzione o Stato spacciatore. Io, ministro dell'Interno, uno Stato italiano che spaccia droga non ce l'ho in testa e non lo avrò mai ha detto il leader della Lega a margine del suo comizio a Palazzolo Milanese, frazione di Paderno Dugnano, dove ha aperto una sede elettorale per le amministrative.
La domanda, in effetti, era sulle tensioni con M5s sul caso Siri. "Non rispondo" ha replicato ai giornalisti il leader della Lega "mi sono proposto di lavorare e di andare avanti sui dossier che ho al ministero, a partire dalla lotta alla droga".
Sulla posizione del M5s ha poi rincarato: "Dispiace che qualche collega parlamentare, anche nel Movimento 5 stelle, dice che la droga non fa così male. Magari c'è qualche parlamentare che ne parla perché ne sa...".
Sul tema poi Salvini ha scandito: "Voglio combattere la droga ovunque sia. Nelle curve, nei giardinetti, nei parchetti, nelle case popolari, fuori dalle scuole, nei palazzi della politica... Nei palazzi della politica...", ha ripetuto, rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le recenti indagini che collegano le curve calcistiche con il traffico di stupefacenti.
Il ministro dell'Interno considera la lotta alla droga un'emergenza e annuncia di avere messo a punto un piano nazionale. "L'emergenza droga ci sta portando indietro di 30 anni, stiamo tornando a numeri incredibili e stiamo preparando un'operazione a tappeto città per città, paese per paese per andare a prendere gli spacciatori di morte". "Sarebbe utile che certi politici non dicano più che la droga non fa così male. Ormai l'età media primo consumo è arrivata a 11, 12, 13 anni. Stiamo lavorando a una legge che inasprisca la pena per spacciatori".