Roma - Fronda in FdI in vista delle Comunali: sono Brian Carelli, Gloria Pasquali, Marco Cerreto, Antonio Triolo e Sabina Bonelli, a farsi portavoce "del gruppo di 21 dirigenti firmatari della lettera a Giorgia Meloni" nella quale si lamenta "una palese violazione delle regole statutarie di Fratelli d'Italia e di tradimento delle motivazioni costitutive stesse del Partito che, come sancito dall'art.2 dello Statuto, vedono il metodo delle Primarie come strumento imprescindibile di partecipazione democratica" e si afferma dunque che "non ci sentiamo vincolati ad appoggiare la candidatura di Guido Bertolaso come candidato sindaco nel comune di Roma Capitale".
"Ancora una volta - si legge fra l'altro in un documento - invece di utilizzare lo strumento delle Primarie, ci si è rassegnati alla logica dei compromessi di vertice tra tre leader chiusi in una stanza. Questa decisione è stata assunta senza nessuna convocazione della Direzione nazionale del nostro Partito che, secondo quanto previsto all'art. 13 dello Statuto, ha il potere di scegliere e ratificare i candidati Sindaci". "Non si capisce perchè, mentre Gianni Alemanno si è autosospeso dal Partito, rinunciando a qualsiasi carica politica e a qualsiasi candidatura fino a quando la sua posizione giudiziaria non sarà definitivamente chiarita, analoga regola non dovrebbe valere per Guido Bertolaso che - rilevano i 'frondistì - è sotto processo per gli stessi reati". "In queste condizioni - si afferma allora - l'unica candidatura che può essere sostenuta a Roma da persone di Destra è quella di Francesco Storace che rappresenta un punto di riferimento unitario per tutta la nostra area politica, al di là di ogni etichettatura di partito. Per questo invitiamo dirigenti, iscritti e simpatizzanti di Fratelli d'Italia ad unirsi a noi in questa battaglia per riaffermare la dignità e l'unità della Destra politica italiana, anche utilizzando l'opportunità di un voto disgiunto tra lista e candidato sindaco". (AGI)