"Sono in accordo con Toninelli? Sì, lo sono. E lo sono anche con Luigi Di Maio. Credo che questa, fermo restando che nessuno non ha salvato le vite in mare, sia l'unica strada per mettere l'Europa davanti alle sue responsabilità. E questo non è razzismo. Razzista è chi ha bombardato la Libia e ci stava Napolitano quando è successo".
Così Alessandro Di Battista, ex deputato M5s, in un video su Facebook girato in un ristorante a San Francisco - dove si trova con la compagna e il figlio - nel corso di un incontro pubblico. "Mi hanno riferito - scrive Di Battista in un post - che in alcune trasmissioni televisive italiane qualcuno si domandava il perché di un mio 'silenzio' riguardo alle tematiche legate all'immigrazione. Pare che questo 'silenzio' sia stato anche criticato. Spieghiamo alcune cose: 1. Non essendo più un parlamentare decido io e soltanto io quando scrivere e se commentare o meno una questione. 2. Per questioni estremamente complesse preferisco prendermi qualche ora in più di riflessione. Il fuso orario grazie a Dio aiuta. 3. L'unico modo per provare a capirsi senza idiote accuse di 'razzismo/buonismo' è incontrarci e parlarci. Ho sempre scelto la piazza quando ero deputato, ieri a San Francisco ho scelto un incontro in un ristorante per parlare di politica".
E ancora, spiega che nel video postato su Facebook esprime le sue idee "sui flussi migratori, sulle guerre di invasione mascherate da missione di pace, sull'ipocrisia nauseante di certa falsa sinistra (per questo ho smesso di votarli), sulle responsabilità dei Paesi europei etc etc... Potete essere d'accordo o meno ma sono le mie idee e non le baratto per un apprezzamento in più su FB". Quindi, continua con il suo elenco: "5. Conosco Danilo, conosco Luigi, sono miei amici. Hanno a cuore il Paese, la legalità i diritti e stanno 'combattendo' contro un sistema intero".
Infine, un post scriptum di incoraggiamento ai 5 stelle: "Avanti tutta Movimento e coraggio. Adesso sotto con le nostre battaglie: la pace, la cooperazione internazionale, la lotta alla corruzione, la risoluzione del conflitto di interessi e il reddito di cittadinanza!". E infine un post post scriptum autoironico e sarcastico: "Ho sbagliato un congiuntivo, così questo video lo mandano anche su Repubblica".