Cosa ha detto Salvini su Tav, legittima difesa e Famiglia cristiana a Radio 24

Il ministro dell'Interno replica all'ipotesi trapelata sui giornali del blocco dei lavori sulla Torino Lione. Ma torna anche sulla copertina del settimanale cattolico e sul richiamo di Mattarella 

matteo Salvini Intervista 
 (Afp)
 Matteo Salvini

"Dal punto di vista personale conviene andare avanti e non indietro". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Radio 24, risponde a una domanda sui lavori della Tav. "Io come ministro dell'Interno mi occupo della tutela della sicurezza dei lavoratori. Sto garantendo in Piemonte come in Puglia analisi, costi e benefici. L'opera serve? Costa di più bloccarla o proseguire? E questo vale - ha concluso Salvini per la Tav, la Tap, la Pedemontana, il Terzo Valico".

Secondo quanto riportano stamane La Repubblica e La Stampa il premier Giuseppe Conte sarebbe pronto ad annunciare lo stop alla Tav anche per far digerire agli elettori M5S il sì al Tap. Se questo avvenisse l'Italia rischierebbe una multa da 2 miliardi di euro e il blocco dei fondi Ue fino al 2023. La Lega da parte sua si è sempre dichiarata contraria allo stop al cantiere. 

Ma Salvini torna anche sull'attacco di Famiglia Cristiana (con il titolo 'Vade retro Salvini', ndr) "mi dice che all'interno della Chiesa c'è un dibattito in corso perché grazie a questa copertina sono stato subissato da chiamate, mail, Sms, WhatsApp di uomini e donne di chiesa che la pensano in maniera esattamente contraria e mi chiedono di andare avanti su questa strada". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini intervistato su Radio24.

Questi attacchi "non mi toccano, non mi spaventano, non mi intimoriscono. Da giornalista non mi piacciono", ha aggiunto Salvini rimarcando "l'attacco sistematico da quasi due mesi. Sono ministro da 57 giorni - ha aggiunto - e in ognuno di questi 57 giorni, c'è un attacco violento da parte di qualcuno...Pero' non mi toccano di un millimetro...". Salvini ha ribadito di essere "perplesso" dell'attacco frontale di Famiglia Cristiana, "un settimanale che si dovrebbe occupare di perdono, amicizia, fratellanza, apertura".

"Nessuno vuole il Far-West in Italia, nessuno vuole le pistole libere, al massimo c'è qualche 'pistola in liberta'', nel senso di 'uomini che parlano a vanvera'". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Radio 24, sulle affermazioni del Capo dello Stato Sergio Mattarella che ieri durante la cerimonia del Ventaglio ha parlato di scene da Far-West, indice di "barbarie" (riferendosi però alla bimba rom ferita in strada da un proiettile vagante).

"Noi semplicemente con la legittima difesa vorremmo rendere meno complicato difendersi per coloro che sono in stato di aggressione da parte di delinquenti che le armi purtroppo le hanno". "Penso che Mattarella si riferisca ad altri - ha continuato - Se il Corriere della Sera mi vuole fare litigare con Mattarella ha trovato la persona sbagliata". Salvini ha sottolineato che occorre "restituire il diritto alla legittima difesa all'interno della proprieta'".

"Se io ti trovo in casa mia alle 3 di notte, con i miei figli che dormono e non ho porto d'armi, pistole, fucili, machete... ma se trovo qualcosa a portata di mano, anche un mattarello... sicuramente non aspetto che qualcuno a casa mia mascherato mi spieghi le sue intenzioni...". 



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