"Quando mi arriva qualche provvedimento, una legge del Parlamento o un decreto del Governo, io, anche se non lo condivido appieno, ho il dovere di firmarlo, anche se la penso diversamente". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto ad uno studente durante un incontro al Quirinale con alcune scuole superiori che gli chiedevano cosa succede quando gli arriva sulla scrivania un provvedimento che non condivide. "Devo accantonare le mie convinzioni personali perché devo rispettare quello che dice la Costituzione - ha risposto Mattarella -: che la scelta delle leggi spetta al Parlamento e la scelta dei decreti che guidano l'amministrazione dello Stato spetta al Governo. E se non firmassi andrei contro la Costituzione".
#video, uno studente chiede al Presidente #Mattarella: quando Le capita di firmare degli atti che non Le piacciono come si comporta? pic.twitter.com/oPXB4z9f74
— Quirinale (@Quirinale) 26 ottobre 2017
Invece "c'è un caso in cui posso - anzi devo - non firmare - ha spiegato il Presidente della Repubblica -: quando arrivano leggi o atti amministrativi che contrastano palesemente, in maniera chiara, con la Costituzione. Ma in tutti gli altri casi non contano le mie idee, perché non è a me che la Costituzione affida il compito di fare le regole con le leggi o di guidare la macchina dello Stato, ma li affida ad altri: al Parlamento e al Governo. E io ho l'obbligo di firmare, perché guai se ognuno pensasse che le proprie idee personali prevalgono sulle regole dettate dalla Costituzione. La Repubblica non funzionerebbe più...".