Marino su Mafia a Roma, non ho strumenti per fare Sherlock Holmes
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Marino su Mafia a Roma, non ho strumenti per fare Sherlock Holmes

Marino su Mafia a Roma, non ho strumenti per fare Sherlock Holmes

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(AGI) - Roma, 9 dic. - "Non ho gli strumenti per fare loSherlock Holmes, per questo di fronte a fatti che appaionoparticolarmente gravi si e' deciso di approfondire ogni singoloappalto". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino,intervenendo a Ballaro' e rispondendo sulla decisione diaffidare al prefetto di Roma Pecoraro gli accertamenti sullatrasparenza dei vari appalti del Campidoglio. Marino ad unadomanda sulla foto che lo ritraeva con Buzzi, ha spiegato che"gestiva una serie di cooperative sociali quando c'era UgoVetere. Lo incontrai perche' andai nella cooperativa durante leelezioni e ancora oggi - ha spiegato il sindaco - devosottolineare di essere convinto che le cooperative che mirano areinserire nella societa' persone detenute sono utilissime". Marino ha anche spiegato di aver quindi avuto "un ricordopositivo" di quelle persone che quindi venivano reinseritenella vita sociale lasciando quella della criminalita'. Marinoha poi aggiunto di aver presentato una querela contro Libero inquanto ha spiegato che "dal 1985 alla cooperativa di Buzzi ilocali erano stati dati in concessione gratuita, mentre quandosono arrivato io non l'ho dato a prezzo scontato ma hostabilito che tutti dovevano pagare un canone, anche lecooperative sociali. Il sindaco ha poi precisato che loscioglimento del Campidoglio e' "quello che chiede la destra ela mafia, nelle ultime settimane si erano posti, comedimostrano le intercettazioni, questo obiettivo". Riferendosiinvece ai Cinque Stelle, ha detto, sempre a Ballaro', che "visono persone per bene tra i consiglieri" del partito di Grilloanche se quando gli chiedo di condividere con me l'azione dirisanamento "scappano a gambe levate". Ad una domanda invecesul rapporto con il Pd e le polemiche precedenti all'inchiesta"Mafia Capitale", Marino ha detto "piu' delle chiacchiere o diqualche frase sono i fatti che contano. Abbiamo scritto conPalazzo Chigi un piano di tagli di 450 milioni di sprechi. E lapresidenza del Consiglio mi ha accompagnato in questo piano".(AGI)
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