Il ministero dell'Economia a caccia dei 5 miliardi necessari per coprire le misure da inserire nella legge di bilancio. Ma le risorse che dovrebbero arrivare dalla lotta all'evasione rischiano di essere un ostacolo nel dialogo con le istituzioni europee per avere maggiore flessibilità. "Gli incassi previsti dal contrasto all'evasione - sottolinea un esponente dell'esecutivo - potrebbero non incontrare il favore di Bruxelles che aveva chiesto misure strutturali".
Il faro ora è puntato proprio sul confronto con l'Europa. L'Italia chiederà flessibilità ma bisognerà vedere quali margini riuscirà ad ottenere. Nel governo comunque sembra tenere la linea espressa ancora una volta oggi dal premier Giuseppe Conte: "Non ci sarà un aggravio dell'Iva, l'ho già dichiarato, non facciamo polemiche inutili. Stiamo semplicemente lavorando per simulare gli ultimi interventi e per definire l'impostazione della manovra economica".
"Il nostro è un progetto riformatore che non scade a dicembre - ha aggiunto - abbiamo un patto da attuare con i cittadini italiani nel corso della legislatura. Siamo stati coerenti con gli anni in cui siamo stati al governo: con noi le tasse non sono state mai aumentate. Anzi, le abbiamo ridotte".
Un nuovo alt all'aumento dell'Iva è arrivato questa mattina da M5s: "Questo governo nasce su due principi fondanti: il blocco dell'Iva e il taglio dei parlamentari. Se uno dei due viene meno, allora si perde il senso di questo governo", la tesi.
Anche il sottosegretario al Mef, Baretta, ha sgombrato il campo da quelli che il premier definisce come equivoci. "La decisione del governo è chiara: noi sterilizziamo l'Iva per tutto il 2020, non è in discussione alcun tipo di rimodulazione delle aliquote", ha spiegato.
Mentre Renzi, parlando a Otto e mezzo su La7, ha sottolineato che "se la rimodulazione dell'Iva è a costo zero, per esempio, si abbassa l'Iva al pannolino, firmo anche io. Se, invece, aumenta il gettito di 5 miliardi non è una rimodulazione di sinistra, è gioco delle tre carte".
"In questi giorni c'è stato un dibattito. Per noi l'Iva non va aumentata. Non è vero che se si diminuisce l'Iva su un prodotto si deve alzare di un altro, se ci sono le coperture non serve", ha detto, invece, la viceministra dell'Economia, Castelli.
"Per stare tranquillo Conte non deve aumentare tasse", il ragionamento del senatore di Firenze. Conte oggi ha escluso anche l'ipotesi di un intervento sul ticket sanità, di cui si era discusso nelle ultime ore. "Gli interventi sul super ticket e sul ticket sanitario - ha sottolineato - sono programmati non domani mattina ma in un arco di tempo più ampio. Ricordo che il nostro progetto non scade a dicembre ma è da attuare nel corso della legislatura, e anche i tempi degli interventi sono da dosare nel corso dei prossimi mesi e anche degli anni".