Mafia Roma: Campana(Pd), linciata! tutelero' mia onorabilita'
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Mafia Roma: Campana(Pd), linciata! tutelero' mia onorabilita'

Mafia Roma: Campana(Pd), linciata! tutelero' mia onorabilita'

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(AGI) - Roma, 6 dic. - "In questi giorni ho vistoripetutamente il mio nome sbattuto in prima pagina associatoalla vicenda di Mafia Capitale. Il tutto per un saluto che iouso abitualmente, come e' facilmente riscontrabile, e per unaconversazione priva di fondamento tra due personaggi". Loscrive, in una nota, la parlamentare del Pd Micaela Campana che'denuncia' il "linciaggio mediatico" e annuncia di aver datomandato ai suoi legali perche' venga tutelata in ogni sedegiudiziaria la sua onorabilita'. "Ho conosciuto Salvatore Buzzicome presidente di una delle piu' grandi cooperative di Roma ecome dirigente della Legacoop e per me, fino a martedi' scorso,era solo questo. Come l'Italia intera, anche io, pochi giornifa, ho appreso con sconcerto delle indagini a carico dellostesso e dei suoi rapporti con Carminati", precisa. "All'epocadi questa intercettazione, tra l'altro, ero gia' stata elettaalla Camera dei Deputati dove sono entrata con le cosiddetteliste bloccate, attraverso le parlamentarie del dicembre 2012,e senza il contributo illecito di nessuno, se non attraverso ilgradimento dei cittadini che hanno avuto fiducia in me, nel miolavoro e nella mia storia. L'sms in questione, se letto nellasua interezza, e non nel solo stralcio maliziosamente riportatodai media, dimostra che non avrei mai presentatol'interrogazione richiesta dal Buzzi", precisa la parlamentare."Ho ritenuto che non fosse corretto occuparmi di similequestione, anche perche' sarei entrata in contrasto con unadecisione della giustizia amministrativa, circostanzafacilmente verificabile presso la banca dati del sito internetdella Camera dei Deputati, dove non c'e' nessun atto ispettivoa mia firma sulla vicenda, senza per questo trascurare cherientra nel mio diritto e dovere di parlamentare presentareinterrogazioni su qualunque tema io ritenga opportuno",prosegue Campana. Dopo aver spiegato di aver conosciutoSalvatore Buzzi come presidente di una delle piu' grandicooperative di Roma e come dirigente della Legacoop, laparlamentare aggiunge: "e' utile ricordare come la Cooperativa29 giugno nacque nel 1985 e fosse una realta' radicata su Roma,con un bilancio significativo, molto tempo prima l'inizio dellamia attivita' politica, intrapresa nel territorio dellaTiburtina, ove arrivai a 19 anni, come tanti ragazzi che dalsud si iscrivono a La Sapienza. All'epoca Buzzi era gia' attivonel sociale e frequentava le iniziative del centrosinistaromano, dove poi ho avuto modo di conoscerlo. Ritengo doverosoricordare che ho iniziato la mia esperienza politica comeiscritta in un circolo del Pds in Tiburtina, affiggendomanifesti e servendo ai tavoli alla Festa de L'Unita'. Hoiniziato giovanissima, a vent'anni, conoscevo poco Roma e none' stata affatto una carriera fulminea, come ho sentito dire inquesti giorni con toni maliziosi". "Quella della Tiburtina e'una zona alla quale sono legata e nella quale ho passato glianni piu' intensi della mia attivita' politica - continua ladeputata del Pd - Sono stata, tra le altre cose, Assessoremunicipale, ed in questa veste ho avuto modo di interloquirecon moltissimi cittadini e realta' locali, tra le qualisicuramente anche la '29 giugno'". "Alla luce delle tematichesociali delle quali mi occupo da circa 20 anni, non avrei avutoalcun motivo per ritenere sconveniente la conoscenza del Buzzi,il primo laureato del carcere di Rebibbia, il quale, attraversola cooperativa che dirigeva, dava la possibilita' di riscatto acentinaia di persone che nel passato avevano avuto problemi.Per questo, e solo per questo, ho incontrato e parlato moltevolte con lui, cosi' come ho parlato con altre centinaia dipersone, spesso salutandole mediante un modo di dire, un 'baciogrande capo', circostanza agevolmente riscontrabile, sentendole persone che frequentemente interloquiscono con me, non soloper ragioni istituzionali", dichiara ancora. "Non possonascondere un certo imbarazzo ed indicibile rabbia per quantosta accadendo nei confronti della mia persona, tirata in ballocon violenza verbale in una vicenda nella quale solo qualchegiorno fa non avrei mai pensato di dover scrivere o parlare.Per tale ragione ho gia' dato mandato ai miei legali affinche'venga tutelata in ogni sede giudiziaria la mia onorabilita'",annuncia. " Oggi il mio pensiero va alle oltre 1000 persone - erelative famiglie - che lavorano nelle cooperative legate alla"29 giugno", della cui sorte e' necessario preoccuparsi,affinche' questa triste vicenda non cancelli loro lapossibilita' di riscatto nella societa'. Ritenevo doverosopubblicare questo intervento, al fine di porre fine allinciaggio mediatico al quale sono ormai esposta da qualchegiorno, certa che, al piu' presto, emergera' la totaleinfondatezza delle vicende riguardanti la mia persona riportatedagli organi di stampa".(AGI).
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