Letta torna con un libro. Ma non parlo di 'stai sereno'
Enrico Letta torna, ma non parla dell'ormai proverbiale 'stai sereno', e lo fa c...

Enrico Letta torna, ma non parla dell'ormai proverbiale 'stai sereno', e lo fa con un libro edito dal Mulino. L'ex premier, ora presidente di Sciencepo, la facoltà di politica internazionale dell'università di Parigi, manda alle stampe un libro intervista dal titolo "Contro venti e maree. Idee sull'Europa che verrà". E in esso affronta le novità della politica dopo la Brexit e l'elezione di Donald Trump, con una impostazione che, senza entrare in contrasto esplicito, marca la differenza rispetto alla politica di Matteo Renzi sull'Europa. "Parlo dello #staisereno in 'Contro venti e maree' che esce a marzo? Me lo chiede qualcuno dopo uscita @corriere. Lo deludo, parlo di futuro" spiega Letta su twitter. Che racconta di essere rimasto "basito" dopo la vittoria della Brexit al referendum inglese e spiega che ora serve una Ue che "accetti di diventare adulta". Ma respinge, da presidente dell'Istituto Delors, l'idea che 'Unione sia "un capro espiatorio su cui scaricare le debolezze italiane". Mentre in Italia c'è chi lo tira per la giacchetta, nella minoranza Pd, pensando a un novello Prodi che guidi l'esecutivo una volta sconfitta la politica di Renzi, lui non entra direttamente nell'agone. Ma al leader dell'Ulivo si ispira senza nascondersi: "ha ragione Romano. C'è bisogno di una politica che unisca e sia il trionfo del noi, non dell'io. Reduci da una lunga stagione di divisioni, adesso dobbiamo ricostruire". Il guanto di sfida non è lanciato, ma il duello culturale è già sulla scena. .