Mercoledì riprende ufficialmente in commissione Affari costituzionali della Camera l'iter della legge elettorale. Il calendario stabilito dalle forze politiche prima della pausa estiva prevede che entro il 12 settembre sia presentato il testo base, per poi approdare in Aula entro fine mese. Al momento, però, le posizioni ufficiali dei maggiori partiti sono molto divergenti:
Partito Democratico: la linea attendista
Pochi giorni fa Matteo Richetti ha lanciato l'idea del listone unico da Alfano a Pisapia. Domenica 3 Renzi ha osservato: "Ad ora siamo già nel proporzionale, disponibile a cambiare se ci sono proposte". E ha aggiunto: "Il punto à che il blocco, la palude istituzionale di questo Paese nasce dal desiderio di tenere tutto fermo, se gli altri vogliono cambiare lo vedremo", confermando la linea 'attendista', ovvero che il Pd non farà per il momento una nuova proposta, ma aspetterà che siano gli altri a fare il primo passo.
Linea confermata oggi dal presidente Matteo Orfini: "le possibilità di cambiare la legge mi sembrano quasi nulle. Per cambiarla servirebbe un accordo che tenga insieme Pd, FI, Lega e M5S, mi sembra molto complicato". Non solo, Orfini sposta il timing di alcuni mesi, a dicembre: "Si proverà dopo la legge di Bilancio, ma se non ci si riesce se non ci fossero le condizioni non so quanto senso avrebbe continuare ad andare avanti con la legislatura".
Movimento 5 Stelle: scettico sul farne una nuova
Ufficialmente i pentastellati restano sul Legalicum, l'Italicum corretto dalla Consulta, da allargare anche al Senato.
Ma ieri Luigi Di Maio, ospite del Forum di Cernobbio ha smorzato le aspettative: "Sono molto scettico sulla possibilità di fare una nuova legge elettorale", ha detto.
Forza Italia: il modello tedesco
"Per quanto riguarda Forza Italia si riparte dal 'modello tedesco': un sistema che trasforma i voti in seggi, con o senza premio di maggioranza alla lista o alla coalizione", ha ribadito oggi il capogruppo Renato Brunetta.
Del resto, i primi di agosto, è stato lo stesso Silvio Berlusconi a indicare la rotta: "Quello che mi interessa è che si riparta dall'unico metodo sul quale si era trovato un largo consenso: il sistema tedesco adattato alla situazione italiana", ha detto in una lunga intervista.
Lega Nord: rilancia il Mattarellum
"Sono pronto domani mattina a dare i voti della Lega in parlamento per una legge elettorale chiara e maggioritaria: domenica si vota, domenica sera si sa chi ha vinto", è da sempre la posizione del Carroccio, riespressa nuovamente ieri dal leader Matteo Salvini a Cernobbio.
Non solo: Salvini ha anche rilanciato il Mattarellum, riconfermando i voti del suo partito. Per Salvini, infatti, "i tifosi del proporzionale sono i tifosi del caos, sono i tifosi del porto a casa più parlamentari possibili poi decido da che parte mettermi. Secondo me è poco serio".