(AGI) - Roma, 13 nov. - "Il 1 gennaio entreranno in vigorele nuove regole sul lavoro. E' un grandissimo passo in avanti".Lo ha detto il premier Matteo Renzi, oggi a Bucarest persostenere il candidato socialista Victor Ponta alle elezionipresidenziali. Quello che sta emergendo nella mediazione suljobs act "e' tutto quello che e' stato deciso nella direzionedel Pd", ha affermato il presidente del Consiglio. "Bene cosi',andiamo avanti", ha aggiunto Renzi. E' il capogruppo dei democratici alla Camera,Roberto Speranza, a far sapere che le cose sono cambiate, dopole rigidita' sul delicato tema del lavoro che si sonoregistrate nei giorni scorsi. Ma soprattutto dopo le decisionidi ieri sera della direzione del partito. "Non ci sara' fiducia sul testo della delega lavoroapprovata dal Senato, si lavorera' in commissione per alcunemodifiche e poi si votera'", sono le sue parole.
L'intesa,raggiunta all'interno del partito di maggioranza relativa,prevede un esame della commissione della Camera per giungere amodifiche condivise rispetto al testo uscito da Palazzo Madama. Parole che sembrano un'apertura anche alle esigenze dellaminoranza interna del partito, distillate nelle parole diStefano Fassina: "Abbiamo insistito sulle modifiche del job actche cosi' come e' rischia di aggravare solo la precarieta'.Mettere una fiducia in bianco su una delega che riguarda idiritti fondamentali dei lavoratori diventa a mio parere unproblema di rilievo costituzionale".
Camusso, fiducia? mobilitazione non si esaurisce con voto
Tutto bene, dunque? Qualcuno non ci sta, ed e' qualcuno chesiede stabilmente nella maggioranza. E che ieri, per tweet diAngelino Alfano, aveva plaudito all'accordo rilanciato traMatteo Renzi e Silvio Berlusconi. Usando sempre un tweet, la parigrado di Speranza sulversante dell'Ncd, Nunzia Di Girolamo, mette in guardia:"Spieghiamo a Speranza che il Parlamento non e' il luogo diratifica della direzione Pd". Tradotto: ci vuole un confronto.
Piu' esplicito Maurizio Sacconi, che per lo stesso partitodella Di Girolamo e' esperto di lavoro e dintorni. "Il Pd nonha ancora la maggioranza assoluta nelle due Camere. Il NuovoCentrodestra vuole discutere ora in una riunione di maggioranzale eventuali modifiche alla delega". Insomma, ci sara' ancorada discutere. (AGI)