"Non c’è stata nessuna svolta, io critico l’obbligatorietà dei vaccini che, come ho detto sopra, è questione politica; non i vaccini in sè, che quando sono sicuri ed efficaci rappresentano il frutto della scienza. Così la Lorenzin credeva che io fossi No Vax: un ragionamento da terrapiattisti radicali". Con una "breaking news" di aggiornamento al suo post apparso ieri sul suo Blog, Beppe Grillo Beppe Grillo torna sulla questione del Patto per la scienza firmato ieri, che diversi malumori ha creato nella base del Movimento 5 stelle.
"Non c’è stata nessuna svolta, io critico l’obbligatorietà dei #vaccini, che è questione politica; non i vaccini in sè, che quando sono sicuri ed efficaci rappresentano il frutto della scienza." Beppe Grillo https://t.co/9S1tfybrbA
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 11 gennaio 2019
Dopo gli insulti dei no-vax e il commento positivo del virologo Roberto Burioni, la notizia aveva scatenato la reazione di Di Maio ("Burioni no! Va bene la scienza, ma Burioni..."). Ieri sera il comico genovese ha scritto in un post:
"Trovare stupefacente che io abbia sottoscritto questo patto richiede una mentalità pari a quella dei terrapiattisti. Il maremoto mediatico che ha seguito la sottoscrizione del patto per la scienza di Burioni e Silvestri costringe a riflettere.
Davvero io posso essere No-Vax? Per credere seriamente ad una cosa del genere bisogna avere un tipo di mentalità da terrapiattista. La scienza, fra le cose umane del mondo, è il luogo in cui il dubbio ha maggiore probabilità di sopravvivenza. Obbligare o meno le persone a vaccinarsi in massa è una questione politica, come gli stessi Burioni e Silvestri hanno confermato sui media".