Dino Giarrusso è inciampato in un sondaggio su Facebook, con un botta e risposta piuttosto acceso con alcune pagine di satira. L’ex iena, ora in forza al Movimento 5 stelle per cui è candidato all’Europarlamento, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il seguente sondaggio:
“La più avvincente sfida elettorale per le europee del 26 maggio si svolgerà in Sicilia e Sardegna! Dino Giarrusso, celebre ex-iena televisiva, oggi è candidato con il Movimento 5 Stelle e ha scommesso in diretta radiofonica che in Sicilia e Sardegna prenderà più voti di Silvio Berlusconi, l’ex-premier 83enne candidato capolista con Forza Italia. Chi vincerà la sfida? Tu chi manderesti in Europa? Vota subito e diffondi il sondaggio!”.
Il risultato ha dato però un esito del tutto contrario alle aspettative, sicuro di vincerlo giocando in casa, la sua pagina Facebook: gli utenti, più di 46mila, quindi nemmeno pochi, scelgono in massa Silvio Berlusconi, che stravince con uno schiacciante 68%. Ma Giarrusso non ci casca, infatti a fine sondaggio commenta immediatamente “Siccome conosco i miei polli sapevo benissimo che il sondaggio sarebbe stato oggetto di trolling”.
Una scusa per celare una figuraccia, si potrebbe pensare, invece Giarrusso ci aveva proprio preso, perché mentre lui lanciava il sondaggio dalla sua bacheca, in altre pagine, satiriche, nello specifico “Giente Honesta”, “Kolpa del PD e dei Governi precedenti” e, in particolare, “Abolizione del Suffragio Universale” veniva condiviso il sondaggio accompagnato da un sottinteso invito a votare Berlusconi.
Nel caso di “Abolizione…” (oltre 250mila follower sulla piattaforma) un semplice “Sapete cosa fare.”, e gli utenti evidentemente lo sapevano davvero, perché si sono precipitati in massa a cliccare sull’immagine del leader di Forza Italia. Giarrusso non prende benissimo l’incursione, così come raccontano gli stesi ragazzi della pagina satirica in un post “di festeggiamento” per l’impresa:
“Ci ricorderemo di questa giornata a lungo. […] Abbiamo pensato di trollare il sondaggio di Giarrusso, rilanciandolo sulla nostra pagina e indicando di votare Berlusconi. In appena sei minuti, abbiamo ottenuto l'esito sperato. Da qui in poi, arriva la svolta nella nostra giornata. Giarrusso, offeso dai risultati, pubblica un video sulla propria pagina in cui ci menziona come i troll responsabili della sua sconfitta (ma abbiamo anche dei difetti). Non contento, nei commenti fa lo splendido e ci annuncia che ci avrebbe dedicato un secondo post. Da caxxrsi sotto, insomma. Poco dopo, Giarrusso pubblica il post e qui, riprendendo la notizia del suicidio di una ragazza vittima di cyberbullismo, crea un parallelismo che nemmeno Toninelli deconcentrato sarebbe stato in grado di fare: la sconfitta in un sondaggio per opera di una pagina satirica e la violenza sui social network. Non contento, si dice indignato per gli insulti ricevuti, per la violenza da lui subita, indicandoci nei commenti tra le pagine responsabili. […] Tutto questo finché, fiutando l'aria di figura di merda, il post è stato rimosso. Puff, così, all'improvviso. Dopo aver fatto pure il ganzo in precedenza”.
Giarrusso non ci sta, così a distanza di poche ore, in diretta da Leonforte, provincia di Enna, si riprende, accerchiato da sostenitori, ripetendo il sondaggio contro Berlusconi con un’alzata di mano (100% dei presenti in suo favore) e rimandando la sfida a “Le Elezioni vere, con i voti veri, dove a votare sono tutti i cittadini e non i troll organizzati sui Social”. Naturalmente i ragazzi di “Abolizione del suffragio universale” non potevano tacere e hanno commentato semplicemente scrivendo “Si tratta così il proprio ex datore di lavoro?”, con chiaro riferimento agli anni trascorsi dalla iena in casa Mediaset.
Ma a quanto pare a trollare il sondaggio di Giarrusso hanno contribuito altre due pagine, citate anche loro dal “trollato” nel video, e si tratta, come già scritto, di “Giente Honesta” (che però è un gruppo chiuso) e “Kolpa del PD e dei Governi precedenti”, entrambe pagine satiriche che ogni giorno commentano le azioni del Movimento Cinque Stelle, e anche loro colpevoli di aver ricondiviso il sondaggio invitando a votare Berlusconi.
La sfida rilanciata in cabina con una matita al posto della tastiera è un bene per Giarrusso. Ma, si sa, questa è la rete, la politica vera, fortunatamente, si gioca su altri campi.