De Magistris non lascia "si dimettano i giudici"
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De Magistris non lascia "si dimettano i giudici"

De Magistris non lascia "si dimettano i giudici"

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(AGI) - Roma, 26 set. - E' bufera sul sindaco di Napoli Luigide Magistris, dopo la condanna inflittagli dal tribunale diRoma per abuso d'ufficio nel caso 'Why not'. Il presidente delSenato, Pietro Grasso, stamane nel capoluogo campano, affrontail nodo della legge Severino: "va applicata - ha osservatoGrasso - e' inevitabile, e' gia' stata applicata ad altrisindaci". De Magistris, pero', non ci sta: "mi chiedono didimettermi dopo questa condanna - dice l'ex pm, oggi primocittadino di Napoli - ma, guardandosi allo specchio e provandovergogna, dovrebbero dimettersi questi giudici". Parole dureche, poco piu' tardi, vengono stigmatizzate dall'Associazionenazionale magistrati, la quale parla di dichiarazioni "gravi eoffensive", che "esprimono disprezzo per la giurisdizione" esono "tanto piu' inaccettabili poiche' provenienti da un uomodelle istituzioni che ha per anni anche svolto la funzionegiudiziaria". Il prefetto di Napoli, Francesco Musolino, e' cauto con icronisti, ai quali riferisce di "attendere la trasmissionedella sentenza" dei giudici romani su un tema che definisce"delicato". De Magistris, invece, e' un fiume in piena: "ledimissioni non ci saranno perche' io resistero'", afferma nelpomeriggio. E ancora: "penso che in magistratura ci sianodiversi magistrati collusi, corrotti, che non applicano lalegge come dovrebbero, secondo il rispetto della Costituzione -aggiunge - e per questo ho pagato in magistratura". Inoltreannuncia che domani rendera' "pubblici tutti gli atti" dellesuevicende giudiziarie, "che non sono piu' coperti da segreto,perche' - spiega - non siano solo i magistrati a valutare maanche i cittadini". Non condivide affatto le esternazioni di deMagistris il presidente dell'Autorita' anticorruzione, RaffaeleCantone: "un magistrato - rileva - deve rispettare lesentenze". Per il sottosegretario alla Presidenza del ConsiglioGraziano Delrio "la maggioranza del sindaco decidera' cosa faredel governo della citta' dopo di che - ha risposto Delriointerpellato dai cronisti - i napoletani saranno chiamati adecidere". .
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