La replica di Giuseppe Conte alla Camera inizia dal tema dell'immigrazione: "Non rinnego nulla, non è nel mio stile, mi assumo tutte le responsabilità ma sin dal mio primo Consiglio Europeo questo governo ha portato una piattaforma politica articolata su sei premesse e dieci obiettivi, quindi date atto a questo governo che è stato in grado di affrontarlo in maniera ampia e complessa". "Questo governo si è reso responsabile di una politica di maggiore rigore nella consapevolezza che quella attuata fino a quel punto si era rivelata non perseguibile e inefficace. Una indiscriminata accoglienza equivale a non accoglienza".
Da parte di Conte non c'è stato "nessun ravvedimento", ha aggiunto, "non ne faccio una questione personale con Matteo Salvini o con gli amici della Lega". Il confronto anche oggi, ha sottolineato, si è basato sulla cultura delle regole costituzionali. Lo sforamento di Salvini in competenze altrui creava quindi "problemi di funzionalità" e minava la "credibilità dell'esecutivo". Su questo fronte, Conte ha sottolineato come gli interventi a gamba tesa di Salvini durante le trattative sulle procedure di infrazione hanno rischiato di compromettere il negoziato.