Roma - Ok del Senato, con 159 sì, al cosiddetto emendamento 'Regeni' presentato dalle commissioni Difesa e Esteri al dl che proroga le missioni internazionali. L'emendamento blocca la cessione di materiali di ricambio per velivoli F16 alla Repubblica araba d'Egitto. I voti contrari sono stati 5, gli astenuti sono stati 17. Il Governo si era rimesso alla decisione dell'Aula.
"Stiamo scrivendo una delle peggiori pagine di questa Aula". Lo ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia Paolo Romani intervenendo sul cosiddetto emendamento Regeni al dl proroga Missioni. "Sul caso Regeni il Governo italiano ha già dato un segnale fortissimo, ha richiamato l'ambasciatore", ha proseguito Romani. Sulla decisione di bloccare la cessione di ricambi degli F16 all'Egitto, con il Governo che si e' rimesso alla decisione dell'Aula, ha anche osservato "signori della maggioranza, mi vergogno di appartenere a un Parlamento che fa queste cose, siete indecenti, non è comprensibile, non si fa così la politica estera". E ancora: "la lotta al terrorismo con l'alleato egiziano non la faremo mai, non èmodo fare politica estera" ha detto Romani che rivolto al sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi ha chiesto: "ci dica che cosa diciamo all'Egitto su questo argomento".
"Il governo Renzi ha votato, nel decreto missioni militari internazionali, un emendamento per bloccare la fornitura di pezzi di ricambio per gli aerei impiegati dall'Egitto nella lotta al terrorismo", dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI). "Praticamente Renzi fa dichiarazioni contro il terrorismo che ha colpito anche in queste ore ad Instanbul e poi boicotta l'impegno di Paesi che sono in prima linea contro chi semina stragi", osserva. "La verità sul caso Regeni è un diritto dell'Italia e la pretendiamo. Sono state fatte scelte severe a cominciare dal ritiro dell'ambasciatore. Ma questa decisione di negare pezzi di ricambio per aerei impiegati su un fronte giusto è un'assurdità. Renzi e chi ha votato questo emendamento da che parte stanno? Contano i fatti e non le parole", conclude.
"Oggi e' stato mandato un segnale all'Egitto, con cui vogliamo continuare a tenere aperto il dialogo, ma da cui pretendiamo una collaborazione vera e sincera", ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, "le Istituzioni del nostro Paese stanno mantenendo l'impegno preso quando tutti abbiamo chiesto verita' per Giulio Regeni". Per Serracchiani "gli striscioni che sono stati spontaneamente appesi su tanti edifici della nostra regione, sono l'immagine di un impegno morale collettivo che oggi ha trovato la sua eco nell'aula del Senato. Vogliamo che l'Egitto resti un Paese amico e un partner importante nel Mediterraneo, ma proprio per questo non dobbiamo dimenticare Giulio Regeni ed e' giusto - ha concluso - che al Cairo si sappia". (AGI)