- Roma - Il 2015 si chiudera' con 68.000 morti in piu' rispetto al 2014: 666mila contro 598mila, l'11% in piu'. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog citando l'Istat, paragonando la situazione "ai tempi delle grandi guerre" e attaccando premier e ministri che "passeggiano incuranti sui cadaveri di 68.000 italiani che non hanno saputo proteggere". "Le citta' italiane - fa notare il leader del M5S - non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l'assedio di nemici silenziosi. Lo smog sta rendendo le citta' italiane sempre piu' simili a Pechino" e "l'inquinamento ci avvelena, avvelenano i fumi dell'Ilva, avvelena la diossina che fuoriesce dagli inceneritori e che finisce dentro il nostro cibo, avvelena l'acqua che beviamo che scorre in tubature d'amianto. Giovani o vecchi, ci si ammala sempre di piu' e non ci sono i soldi per le cure ne' per le medicine, con la crisi i soldi e' meglio usarli per mangiare (alimenti probabilmente contaminati). Si stringono i denti e si tira avanti, ma per poco".
Tutti contro il leader 5 Stelle
"Il governo - accusa Grillo - impugna la lunga falce e con la legge di stabilita' taglia altri 15 miliardi di euro alla sanita' in 3 anni: per gli italiani non c'e' scampo. Avvelenati da una politica industriale dell'800, in mutande a causa della crisi e abbandonati dal governo. Premier e ministri non si rendono conto di cio' che accade nel Paese. Litigano per mezzo punto percentuale di PIL e fanno decreti lampo di domenica per salvare le banche mentre passeggiano incuranti sui cadaveri di 68.000 italiani che non hanno saputo proteggere". "Sono una sciagura per il Paese - conclude - il prezzo della loro spocchia lo stiamo pagando col sangue. Prima se ne vanno e meglio e'". (AGI)