C'è un effetto a catena in tutto ciò che facciamo: ogni singola persona può essere la chiave del cambiamento per un domani migliore. È questo il principio che inspira il distretto dell’Opportunità a Expo 2020 Dubai, che offre a tutti l’occasione di essere un game changer, ognuno nella propria dimensione, sia pubblica che privata. L’incontro, la possibilità di presentare le proprie idee e ascoltare quelle di altri, proprio in un luogo brulicante di energie e ispirazioni come quello dell’Esposizione Universale, sono la cifra che caratterizza il distretto.
È qui, per esempio che si trova il Padiglione del Regno Unito dedicato all’Intelligenza artificiale e guidato da uno degli ultimi progetti del premio Nobel Stephen Hawking, "Breakthrough Message”, il “Messaggio di svolta”. Il contributo inglese a Expo vuole infatti alimentare la riflessione su un interrogativo particolarmente complesso per l’umanità: “Con quale messaggio ci rivolgeremmo a un’altra civiltà avanzata che abiti l’Universo nell’ipotesi di un incontro?”
I veicoli del futuro (elettrici, hyperloop, a guida autonoma), i viaggi nello spazio, la connessione umana potenziata dalle nuove tecnologie, invece, sono i temi trainanti del distretto della Mobilità. Certo, gli Emirati Arabi sono noti per la passione per auto di grossa cilindrata, spesso ad alto consumo di carburante e quindi dall’alto impatto sul fronte dell’inquinamento atmosferico. Anche qui però è in corso un profondo cambio di mentalità, presupposto della transizione energetica in corso. Dubai, non a caso, ha recentemente annunciato che 200 nuovi taxi elettrici saranno introdotti per la Strategia Smart City, che ha grandi ambizioni: entro il 2030 il 25% di tutti i viaggi in città dovrà essere effettuato con veicoli a guida autonoma. Intanto, per l'accesso al sito di Expo ha messo a disposizione 750 bus a emissioni zero, chiamati Expo Riders e la nuova linea Metro Route 2020 che trasporta da Dubai Marina (15 km) fino a 46.000 passeggeri all’ora in 16 minuti.
Sviluppo sostenibile, innovazione ed energie rinnovabili sono al centro del tema della Sostenibilità, che ha caratterizzato anche la settimana di apertura dell’evento emiratino, anticipando il dibattito della Cop 26 in programma dall’1 al 12 novembre a Glasgow. Secondo recenti dati del Programma dell’Ambiente delle Nazioni Unite, gli investimenti mondiali nelle rinnovabili raggiungeranno 2,6 trilioni di dollari entro la fine del decennio, il triplo rispetto al periodo precedente. Sono particolarmente significativi, quindi, le parole del commissario generale del Padiglione Italia, Paolo Glisenti, durante il Forum “La bella Energia dell’Italia” con le più grandi aziende italiane della transizione energetica presenti anche a Expo: “Questo è il centro dell’area del mondo dove si prevedono, nei prossimi anni, i più delicati cambiamenti climatici e i più grave rischi economici, qui vive la generazione più consapevole della necessità di agire sui cambiamenti”.
Trasformare le emergenze in un’opportunità, dunque. È questa forse la sfida più grande che Expo si prefigge in nome di una responsabilità pubblica, collettiva, che ognuno di noi è invitato a sentire su di sé. E magari portare a casa, quando i cancelli si chiuderanno a marzo 2022.